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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Dialogo con un testimone di
geova sotto un tiglio di Massimo Acciai
Baggiani, La fortuna di
Sciaborda di Siro Baggiani,
Il ragazzo interrotto
di Caterina Pardi, Oggetti
di Michele Protopapas
Poesia in italiano
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai
Baggiani,
Teresa Bucca,
Emanuela Ferrari
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai
Baggiani, Lucia
Dragotescu
Recensioni
In questo numero
segnaliamo:
- "La compagnia dei viaggiatori del tempo" di
Massimo Acciai
- "La lingvovendejo", di Massimo Acciai,
recensione di Davide Zingone
(esperanto/italiano)
- "Il sogno del ragno" di Carlo Menzinger di
Preussenthal
- "Mozart e lo Gnomo Saggio" di Simonetta
Biserni
- "Alla conquista del Brasile" di Ferruccio
Macola
- "Colosimo's café" di Roberto Disma
- "Italiani in Scozia e a Londra"
- "La colonia italiana in New York 1908" di
Ausonio Franzoni
- "L'altro italoamericano"
- "L'oca della neve" di Vittorio Bocchi
- "Mais" di Vittorio Bocchi
- "Nicolò" di Francis Sgambelluri
- "Rotta su Cuba" di Domenico Capolongo
Articoli
Interviste
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Nota su "Gli abati" di Antonella
Bausi
Titolo: Gli Abati
Autore: Antonella Bausi
Editore: Porto Seguro, Firenze
Prima edizione: 2017
Il mio incontro con Antonella è avvenuto sul suo
posto di lavoro che è anche un luogo in cui un forte
lettore come me (ma con poche disponibilità
economiche) entra spesso: la biblioteca, in
particolare quella dell'Istituto Leonardo da Vinci,
a pochi passi da casa mia. Casualmente un giorno
assolato di agosto 2017 mi sono fermato a scambiare
quattro chiacchiere con la bibliotecaria, a cui
avevo riportato - se ricordo bene - un libro di
racconti di Stephen King. Iniziò così una
frequentazione ricca di stimoli intellettuali: ho
scoperto infatti con piacere che Antonella è una
persona dai mille interessi e dalla grande cultura,
principalmente storica ma non solo. Lettrice
onnivora come me, curiosa, loquace, appassionata di
musica classica, ottima produttrice di marmellate
fatte in casa e - non ultimo - scrittrice, è stata
una sorpresa dietro l'altra. Ho avuto così il
piacere di leggere alcuni suoi scritti inediti tra
cui la presente monografia sulla famigerata famiglia
degli Abati. Una chicca del genere non poteva
restare inedita, sarebbe stato davvero un peccato,
così le proposi di inviarla al mio editore, con cui
è uscito di recente il mio libro sul Mugello
(scritto insieme a mio cugino Pino e a Italo, un mio
amico fotografo): altro libro storico di carattere
locale. Quando "Gli Abati" è stato accettato me ne
sono rallegrato insieme ad Antonella.
Il libro nasce per una sorta di scommessa, come
racconta la stessa autrice nel prologo, fatta con un
collega che porta il cognome della nota famiglia
fiorentina, citata da Dante nel trentaduesimo canto
dell'Inferno. Sfida prontamente raccolta nonostante
il lavoro improbo che ha comportato la ricerca delle
fonti e delle storie dei vari componenti della
famiglia che si sono macchiati di varie infamie
prima di cadere ingiustamente nel dimenticatoio
della Storia. Un lavoro portato avanti con passione
e rigore che sicuramente catturerà gli storici ma
anche i semplici curiosi di storie fiorentine.
Il libro si compone di quattro parti: nella prima
viene tracciato un profilo storico della Firenze
all'epoca del passaggio a comune, nella seconda
Antonella parla più specificamente della famiglia
degli Abati tra il XI e il XIII secolo per darci poi
un ritratto, nella terza parte, di Bocca degli
Abati, posto da Dante tra i traditori della patria.
La storia della famiglia prosegue e si conclude
nella quarta e ultima parte. In appendice è
possibile trovare l'albero genealogico della
famiglia fino al '300.
Non resta a questo punto che augurare buona lettura
prima di immergersi nella Firenze medievale, un
mondo temporalmente e spiritualmente molto lontano
da noi ma che ancora ci riserva delle sorprese…
Firenze, 13 ottobre 2017
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