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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Dialogo con un testimone di
geova sotto un tiglio di Massimo Acciai
Baggiani, La fortuna di
Sciaborda di Siro Baggiani,
Il ragazzo interrotto
di Caterina Pardi, Oggetti
di Michele Protopapas
Poesia in italiano
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai
Baggiani,
Teresa Bucca,
Emanuela Ferrari
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai
Baggiani, Lucia
Dragotescu
Recensioni
In questo numero
segnaliamo:
- "La compagnia dei viaggiatori del tempo" di
Massimo Acciai
- "La lingvovendejo", di Massimo Acciai,
recensione di Davide Zingone
(esperanto/italiano)
- "Il sogno del ragno" di Carlo Menzinger di
Preussenthal
- "Mozart e lo Gnomo Saggio" di Simonetta
Biserni
- "Alla conquista del Brasile" di Ferruccio
Macola
- "Colosimo's café" di Roberto Disma
- "Italiani in Scozia e a Londra"
- "La colonia italiana in New York 1908" di
Ausonio Franzoni
- "L'altro italoamericano"
- "L'oca della neve" di Vittorio Bocchi
- "Mais" di Vittorio Bocchi
- "Nicolò" di Francis Sgambelluri
- "Rotta su Cuba" di Domenico Capolongo
Articoli
Interviste
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Nota su "A piedi nudi" di
Claudio Secci
A piedi nudi
Di Claudio Secci
Sanremo, Edizioni Lucotea, 2017
Gisèle
non parla. Per scelta. Preferisce comunicare
attraverso la scrittura. Ama camminare a piedi nudi
ovunque si trovi e curiosare nei luoghi dove può
annidarsi un mistero. Gisèle sta per compiere 14
anni ed è orfana di entrambi i genitori: il padre è
morto in un incidente sospetto. È una ragazzina
difficile, indipendente, gelosa della propria
libertà, con una propensione a cacciarsi nei guai e
ad incontrare persone che le vogliono far del male.
All'inizio del romanzo di Claudio Secci, che ho
avuto il piacere e l'onore di leggere in anteprima,
la troviamo in un ospedale dove qualcuno cerca di
farla fuori; poi finisce in una casa famiglia per
bambini orfani dove dovrà affrontare altre prove
difficili. Ma Gisèle è una lottatrice, non si
arrende mai.
Trattandosi di un thriller, con sfumature del
giallo, non è bene approfondire troppo la trama, né
tanto meno spoilerare il finale. Posso solo dire che
l'intreccio e lo stile catturano il lettore fin
dalle prime pagine: il personaggio di Gisèle è
profondamente umano, tridimensionale, impossibile
non affezionarsi a lei e fremere ogni volta che si
caccia in una situazione disperata. Secci, già
autore di libri interessanti di cui ho scritto in
passato, si conferma autore di grande maestria nel
descrivere storie da brivido col suo linguaggio
asciutto e tagliente come un bisturi, senza
ridondanze. Un libro che si legge in un pomeriggio,
tutto d'un fiato, immergendoci per qualche ora in
una vicenda appassionante.
Firenze, 15 dicembre 2017
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