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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Paolo Del Rosso
Aforismi
Interviste
Intervista a Francesco Gitto
a cura di Simonetta De
Bartolo
Intervista a Enrico Pietrangeli
a cura di Giulia
Iannone
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per un nuovo pensiero poetico-filosofico
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La poeticità del mondo e come può divenire
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Sei partito per pasqua e sei
tornato per natale,
con l'illusione di cercare a lume fioco
un cane nella miseria e il poeta crocifisso, sulle
scale,
ignorando che nel bagliore delle intermittenze
il poeta, dall'asso nascosto, adesso giace
da bambino e allunga la mano zingara sulla credenza
cercando, tra la neve dei ricordi, del pane
e fruga sino all'alba e finge di fingere versi,
mentre strappa bocconi che regala al suo cane.
Il poeta che hai lasciato solo si è venduto persino
i sogni,
e al mercante di cose perdute, per non dire andate,
ha venduto tutto, persino le prediche del povero
prete.
Adesso pensi che lui sia nero come la notte,
la notte che c'è di fuori, ma da qui si confonde
tutto,
intendo dall'essere in croce.
Cerco così nel buio attorno alla prigione
Il volto tuo che allieva questa agonia
E quello del mio cane.
Adesso sono solo e mi accendo come paglia,
mi invento delle favole perché tu non riparta.
I tuoi esodi sono tutti uguali, fatti di giorno o di
sera,
lunghi arrivederci che preludono un ritorno,
come uccelli esuli d'ali nere,
un paesaggio senza contorno,
senza strade per poter scappare.
Sei, ma forse non sai, sulla bocca di tutti
E tutti parlano del tuo stile difficile da imitare.
Ora mi fai visita in questa cruda prigionia, in
Attesa che l'amnistia mi liberi senza ragione,
in modo che sarò ingoiato dai cortei con le
palizzate,
negli scioperi degli operai in abiti borghesi,
silenzioso come mai, senza farmi scorgere
da nessuno, persino dal mio cane
che mi veglia da sotto la gelosia
mentre bestemmio una preghiera.
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