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La traccia nella filosofia e nella poesia:
per un nuovo pensiero poetico-filosofico
articolo di Apostolos
Apostolou
La poeticità del mondo e come può divenire
un programmazione della pratica filosofica
articolo di Apostolos
Apostolou
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La poeticità del mondo e come può
divenire un programmazione della pratica
filosofica
Oggi abbiamo bisogno da una
filosofia quotidiana,una filosofia che puo'formare
una nuova relazione fra teoria e prassi,tra
riflessione trascendentale e attegiamento naturale o
tra filosofia e vita. E' fatto che la filosofia come
teoria dei concetti in un orizzonte trascendendale
non esiste. La filosofia sul rapporto pensiero
-linguaggio - azione ,quazi in modo categorico e
proprio come analisi di un' ermeneutica del presente
diventa una pratica intuizione ermeneutica nella
eterocostituzione del Dasein, in essere-nel- mondo.
Se viviamo la fine del senso, o meglio delle varie
forme di trascendenza del senso che hanno segniato
la nostra cultura, questo non significa che abbiamo
perso il gioco ( il gioco della vita ) .IL gioco
come oggetto di una rappresentazione per un soggetto
ri-produce le nuove linee di un' ermeneutica del
presente,centrata sulla constatazione dei
processi,dalla vita ( per se' ) alla vita ( in se').
[ 1 ]
L' uomo,nella sua natura, e' il solo animale capace
di simbolizzare,di pensare, di rapresentare .IL
pensiero (noesis-diania) come sibolo e
rappresentazione corisponde alla parola latina (
cogitario) .La parola ( pensiero-cogitatio ) ha
quatro sinificati: si puo' definire come quasiasi
attivita' ituitiva .IL primo sinificoto e' il piu'
vasto del termine. Con esso si intente qualsiasi. Di
questo parere sono Cartesio, Spinoza, Laibniz, Kant
.Qui l'atti vita' spirituale e' prodotto della
rappresetazione e della simbolizzazione.
Dal pensiero scaturisce lo stile , ( il mondo della
vita ), come idea che,secondo il significato comune,
indica qualsiasi oggetto del pensiero umano.
Pero,ogni pensiero umano esige una applicazione
pratica e allora nasce la filosofia. Platone
definisce la filosofia come l' uso del
sapere-pensiero a viaggio dell'uomo-della vita. Egli
dice che ( a nulla servirebbe essere capaci di
trasformare le pietre in oro se non si sapesse
servirsi dell' oro; a nulla servirebbe la scienza
che rendesse immortali se non si sapesse come
servirsi dell 'immortalita'. Rep.vii-5349 )
Platone vede la prudentia nelle cose, come "
possibile essere " e cerca la radice quadrata della
ragion pratica.( Repubblica A427d, Politico,307, e
Leggi, A631b.)
Aristotele al sesto libro dell' Etica nicomachea,
distingue due diverse forme di conoscenza : le
scienze teoretiche e le scienze pratiche.Le prime
attraverso la dimostrazione ( abbiamo il principio
del motivo valido che esige di essere collegate
tutte le cose ) [ 2 ] colgono il certo, il
necessario, l' universale; le seconde attraverso l'
argomentazione mettono in luce il possible essere.
Le seconde , presentano come oggetto le cose che
possono essere immaginazione del gioco che vengono
dalla poeticita del mondo. Cosi le cose sono
soggette a deliberazione e l' uomo come giocatore
vive una trasposizione immaginativa della poeticita.
Proprio per questo la praxis umana e' mutevole,
causale e occasionale, e non ha pertanto una
necessita' logica.Da qui nasce la fronisis, la
prudentia.
La prudentia esiste nel senso di ( poiein ) che
significa produrre e' il senso di " fa essere " ;qui
corrisponde la verita'( Aletheia ) dando luce a
tutte le cose. [ 3 ]
Il poeta greco Ghiorgos Seferis ( 1900-1971, Premio
Nobe ) dice che la poesia si trova daperttuto . Con
altre parole la poesia e' e sara' necessaria. La
poesia ( cioe' il poiein ) come documento vitale e'
di per se', come una storia della memoria, la
memoria di tutto quanto esiste in cio' che viviamo.Qui
sostiene la ontologia della poesia come praxis umana.La
poeticita' del mondo significa farle possibili o
assolute le cose o questione piu' o meno aperte,
revelatrici dello stesso mistero che la verita' del
creato e del ricreato.Da qui parte uno nuovo modello
della pratica filosofica , uno modello che si sposa
la poesia e la filosofia.Questo modello ha due
dimensione : La prima dice che la poesia e' unita'
cosmica dell' essere e cose, e' la relazione del io
con la temporalita', una forma di amore multiplo in
quello che universo e l' uomo esistono nella
naturalezza come materia prima del mistero.E' una
coscienza del planetario, con il quale si iscrive la
metafora e la metonimia ( secondo Nietzshe ) come
gioco della verita' nella tendenza della liberazione.Cosi
la poesia parte da un incontro essenziale con la
realta'.Questo incontro si chiama percezione o
penetrazione in una visione del mondo. La
penetrazione non e' un monologo dell' Io ( Ego ) ne'
un dialogo del Tu e dell' Io come universo chiiuso
,ma e' un universo aperto.Cosi l' uomo aquista il
senso della estetica e le cose diventano scintille
di bellenza e di magia che vibrano con la metafora .
La poesia non e' una visione cieca al limite dell'
incoscio o meglio un modo per l' inconscio di
redersi particolamente cosciente perche la poesia
sostiene l' intermedio stadio tra inconscio e
coscienza, cioe' il paradosso.Il paradosso e' il
moto della vita, e' il rischio e' la forma della
sovradeterminazione, quale agire nel mondo.Non vede
la reinterpretazione del sibolico da parte dello
psicoanalitico come un' operazione riduttiva ma vede
come ellemento esistenziale delle cose. Dopo la
Rivoluzione del Desiderio l' inconscio ( in generale
come ordine psichico ) diventa l' istanza
insuperabile che conferisce uno jus primae noctis (
secondo Jean Baudrillard ) su tutte le formazioni
individuali e sociali precedenti . Cosi il pensiero
dell' inconscio, come quello della coscienza e'
ancora un pensiero della discontinuita' e della
frattura ( d' un oggetto perduto e d' un soggetto
che sfugge per sempre ). La poesia non entra in
questa produttivita' che viene dal mito moderno
dell' inconscio della psicoanalisi [ 4 ] ma diventa
una nuova restituzione dello scabio simbolico del
mondo ( ecco che cosa significa poeticita' del mondo
)
La seconda dimensione e' la filosofia cosi come si
sviluppa oggi. Oggi non esiste una certa risposta
alla domanda " dove va il pensiero filosofico ".La
filosofia metacritica e metadialettica, ( non c'e'
piu una dialettica, ma un cammino che si biforca
senza soluzioni ) superando ogni paura di pensare e
ogni compiacimento del non - pensare, del cosiddetto
post-moderno fuori di ogni paragonabile e fuori
dalla esperienza che sostiene un senso forte e
integrale esamina lo sviluppo rigoroso del mondo nel
rapporto delle cose con l' essere e con il niente.
La crisi della filosofia metafisica tradizionale
corrisponde al disuso del dispositivo metanarrativo
di legittimazione ( secondo J.- F Lyotard) e la
filosofia post-moderna diventa l' incredulita' nei
confronti delle metanarrazione ( sepre secondo
Lyotard ) [ 5 ]. La filosofia passa in un altro tipo
di sapere senza un racconto speculativo e senza dei
proggetti di totalizzazione.
Le grande narrazioni hanno perso le credibilita'. La
circolarita' fra domanda e risposta non trova piu i
prolungaminti in tutti i campi.Tanto la narazzione
quanto la metanarazzione sono privi di conseguenze.
La vera soggettivita' e' l' autocoscienza sono
mediate e indirette. Passano dall' altro ; se l'
altro non ci fosse, il soggetto non avrei
conoscenza. L' altro non solo l' altro soggetto ma
l' Altro con significato di Lacan e' appunto la
testimonianza della semiologia della vita. ( non
diro' della verita perche' la verita' non e' al di
fuori del potere, ne' senza potere secondo M.
Foucault ).
La filosofia oggi non vuole costruire una nuova
metafisica dell' atlerita' e della differenza. In
questa fine epocale, occore un pensiero
poetici-filosofico che comprenda non soltanto la
finitudine ( la finitudine si presenta molte volte
come autorelizzazione -self realisation,
autoespressione, in un pan-determinismo che
favorisce il fatalismo della psiconevrosi e proprio
la necessita' della psicoterapia che si nutre dall'
incertezza umana ) ma quella dell' essere. Cosi l'
esistenza diventa il senso dell' essere, poiche'ogni
volta si tratta non dell' essere in generale, ma di
una signolarita' finita d' essere.
" Cambiare le regole del gioco ", e " costruire
nuovi ordini ", significa ( secondo il preporre
filosofico ) che non basta governare l' esistenza-l'
esistente e anche che bisogna avere il coraggio di
rappresentare anche cio' che e' distruttivo, secondo
A. Asor Rosa. Nell' epoca post-moderna ( post
freudiana e post marxista ) tra il processo avanzato
della relative destrutturazione della societa' e la
destruttazione o minore strutturazione della
personalita' la filosofia con un ruolo non stabile e
fisso tocca il cuore delle cose con un sguardo
poetico. Sapendo che tutte le soluzioni comprendono
la stessa problematica e permangono problematiche,
e' meglio rimanere nella problematica della
poeticita' del mondo dove corre l' energia della
coscienza cosmica e l' inconsio collettivo (come
paradosso ,secondo il pensiero poetico-filosofico )
dell' umanita' che si toccano negli archetipi dell'
immaginario e permettono l' intuizione dell' Essere.
Se ogni epoca produce il proprio pensiero, quella di
oggi vuole essere un pensiero poetico-filosofico
sustanziatrice dell' errare del pensiero planetario
.Tanto piu' il pensiero poetico-filosofico che pensa
e si esprime in quanto l' uomo comune tende in
fretta a unificare le sue idee, cosi queste,
frammentariamente come nella realta' coesistono, non
siano piu' che pontenziale somma dei confronti dell'
essere errante del uomo. Uomo che e' in ogni parte
perche' e' padrone del senso poeticale. (
poeticamente abita l' uomo dice Holderlin )
Da qui il pensiero poetico- filosofico, che e' l'
essenza della vita come " passi sulle sabbie del
tempo " ha il proposito di definirsi come pratica
filosofica [ 6 ] che dona alle cose, nuovi nomi e le
ritosforma in maniera essenziale. Cosi giungiamo
all' importanza dove tutti gli elementi della
creazione poetico-filosofiche trovano poi
spontaneamente la loro espressione.
[ 1 ] Per il gioco hanno parlato Eraclito,Heidegger,Fink,Axelos,Derrida.
Eraclito scrive : " evo di vita bimbo che per gioco
pedine sposta sovrano potere di bimbo." Fram.52
[ 2 ] E. Paci diceva " Una vera razionalita' e'
sempre in rapporto corelativo con l' irrazionale "
[ 3 ] Pindaro, Ode, Nemea,iii, 29 V
[ 4 ] Troviamo il significato del Es non solo in
Freud ma anche come ci arriva da Nietzsche o anche
il complesso di Edipo, come lo troviamo nella Genesi
della Tragedia, ma anche nella critica della
religione cosi come la definisce Feurbach.Di certo
Freud si e' molto ispirato al " soggetto
trascendentale " di Schopenhauer, sul quale e'
praticamente basata la libido di Freud.
[ 5 ] J.-F.Lyotard, La condition postmoderne,Paris,
Les Editions de Minuit,1979.
[ 6 ] Oggi molti parlano di pratica filosofica, come
consulenza filosofica, pero dimenticano la
dimensione che hanno dato Eric Voegelin,Hannah
Arendt, in Italia Benedetto Croce pubblico' nel 1908
la sua Filosofia della pratica, in Grecia Evagelos
Papanoutsos ecc. Tutti dicono che il filosofo
pratico cerca il valore o meglio ,i valori perche'
le forme dell' azione sono molteplici e si danno in
ambiti diversi.Dobbiamo ricordare questo che ha deto
N. Bobbio " il filosofo ha un ruolo di guida, di
sentinella," dice : " la sentinella che deve stare
ad ascoltare i' avvicinarsi del nemico da qualunque
parte provenga, e dare l' allarme prima che sia
troppo tardi " ?. ??ddio Che cosa fanno i filosofi?,
Bompiani, Milano, 1982
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