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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Paolo Del Rosso
Aforismi
Interviste
Intervista a Francesco Gitto
a cura di Simonetta De
Bartolo
Intervista a Enrico Pietrangeli
a cura di Giulia
Iannone
Recensioni
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Luccautori - Premio Racconti Nella Rete
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La traccia nella filosofia e nella poesia:
per un nuovo pensiero poetico-filosofico
articolo di Apostolos
Apostolou
La poeticità del mondo e come può divenire
un programmazione della pratica filosofica
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"Morfeo", opera edita per la
terza volta nel 2004 dalla Bastogi, da me
recensita,si qualifica soprattutto per l'originale
struttura narrativa, la particolare fantasia, il
profondo significato umano e l'ottima postfazione di
Alfredo Pasolino. Ecco, qui di seguito, l'intervista
all'autore.
Ciao, Francesco. Siamo curiosi di conoscerti
meglio. Vuoi parlarci un po' di te?
Certo! Sono un giovane scrittore che ben presto si è
appassionato alla scrittura, ho l'animo romantico e
sono interessato a tutte le forme d'arte, dalla
scrittura alla recitazione, dalla danza alla musica.
Ma questa mia passione si imbatte e sbatte con la
mia "prima" professione, quella di avvocato che di
artistico non ha nulla.
Laureato in giurisprudenza, poeta e scrittore.
Come dire… ragione e sentimento. Spirito romantico?
La laurea in giurisprudenza? L'arte come si sa,
almeno all'inizio non paga. Pertanto incarno
perfettamente ragione e sentimento, ma non nego che
sia quest'ultimo a prevalere infatti ciò che mi
spinge a scrivere è la passione per l'amore in tutte
le sue forme.
Hai seguito corsi di scrittura creativa? Qual è
stato il tuo apprendistato?
No, non ho mai seguito alcun corso di scrittura
creativa, ed il mio apprendistato è stato la noia
dei professori che mi hanno, in un certo senso,
spinto a rinchiudermi in un mondo tutto mio, facendo
nascere sui banchi di scuola le mie prime poesie.
Il tuo scrittore- guida? Le tue letture
preferite?
Non ho uno scrittore-guida ma potrei citare alcuni
dei miei scrittori preferiti che mi appassionano pur
essendo molto diversi tra di loro: Hemingway, Henry
Miller, Dostoewskij.
Francesco Gitto prima e dopo "Morfeo". Altre
pubblicazioni? Scritti inediti? E' cambiato qualcosa
nella tua vita di scrittore?
Non c'è ancora un dopo Morfeo, anche perché è un
libro che sta ancora producendo i suoi frutti.
Comunque in primavera darò alle stampe il nuovo
romanzo. La mia vita di scrittore non è cambiata, ho
solo acquisito la consapevolezza di aver scritto
un'opera che si presta ad essere letta da un
pubblico piuttosto vasto e questo mi rende
orgoglioso.
Com'è nata l'idea del romanzo? Te ne sei
allontanato molto in fase di realizzazione?
Il romanzo è nato dopo un percorso di introspezione
che è durato diversi anni, cioè quando non sono
stato più soddisfatto nello scrivere poesie e
racconti ed ho avvertito la necessità di scrivere
qualcosa di più "grande". No! Non mi sono
allontanato dall'idea iniziale, Morfeo è nato ed è
rimasto così come l'avevo inizialmente concepito.
Lui era già dentro di me.
Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto
durante la stesura del romanzo? Hai pianificato il
lavoro? In che modo?
Il miglior consiglio che ho ricevuto è stato quello
di non mollare, detto mentre mi guardavo allo
specchio. Non ho seguito alcun piano di lavorazione,
Morfeo si è evoluto in modo naturale, giorno dopo
giorno, notte dopo notte. Ansia dopo ansia. Respiro
dopo respiro.
Nel tuo romanzo sono presenti figure mitologiche
come Morfeo e Caronte (Etnorak). Amante della
letteratura greca e di quella latina? Della
mitologia in particolare?
Sì, sono affascinato da quel patrimonio letterario
lontano e mitologico, ma così presente e
fondamentale per le nostre vite.
"…dove si trovano le chiavi per aprire tutte le
porte, per aprire le porte dell'Inferno o del
Paradiso?" (da "Morfeo"). E' uno dei tanti
interrogativi che colpiscono l'animo di chi legge.
Vuoi commentare? Nella tua immaginazione, le anime
dannate risiedono nell'Ade o nell'Inferno dantesco?
Sono contento che tu mi abbia posto questa, che è
una domanda alla quale ciascuno di noi dovrebbe dare
una risposta. Chi è il custode delle chiavi? Ognuno
di noi. O forse è solo il destino che ci irride e si
prende gioco di noi e ci indirizza sulla strada che
ha disegnato per noi. Per me le anime dannate
risiedono nei cuori delle persone che fanno
soffrire.
In Morfeo campeggia l'atavica lotta tra Bene e
Male, in cui s'inserisce la visione salvifica
dell'Amore. Sei manicheo o pensi, come sosteneva
Rousseau, che il bene sia originariamente in ognuno
di noi, ma l'uomo se ne allontana col progresso
sociale?
E' dal Caos che nasce questa lotta fra il bene ed il
male e che continua a far parte della nostra vita
opprimendoci e allontanandoci da noi stessi. Ma sono
certo che, le persone buone pur attraversando
momenti bui, il loro cuore sarà sempre nobile e
gentile.
Il protagonista è tormentato da dubbi, ma
desideroso di conoscere. Autobiografismo, in qualche
misura?
Non direi proprio autobiografia, ma un frammento di
me è in Morfeo. I suoi dubbi sono in parte anche i
miei e la sete di verità è identica. Siamo entrambi
sempre alla ricerca dell'amore, inteso nel senso più
ampio che si possa dare.
Nel romanzo domina il mistero, un'atmosfera cupa
e malinconica generata da immagini lugubri, e non
solo. Riuscivi meglio a rappresentare tutto ciò
quando eri di cattivo umore? Ti sei dedicato
all'opera con costanza?
Il mio stato d'animo non era incupito mentre
scrivevo, anzi mi lasciavo cullare da romantiche
melodie per penetrare maggiormente nei cuori e negli
animi dei miei personaggi che sono si ammantati da
una luce misteriosa e malinconica ma anche piena
d'amore. E proprio per dare vita a questa atmosfera
che Morfeo è nato gradualmente.
Come e perché ti sei affidato alla Bastogi
Editrice Italiana? Soddisfatto?
Mi sono affidato alla Bastogi perché ho avuto modo
di testare la serietà e la professionalità
dell'Editore e mi ritengo sufficientemente
soddisfatto anche se …
Scrivere è…
Scrivere è come respirare, è come un raggio di sole
che spazza via le nuvole che si annidano nel mio
cuore. Scrivere è donare qualcosa senza chiedere
nulla in cambio.
Vuoi dare qualche consiglio agli scrittori
emergenti?
Mi sbilancio, l'unico consiglio che posso dare è
quello di non mollare mai e non fermarsi davanti
alla prima porta sbattuta in faccia, perché ce ne
saranno tante altre. Bisogna saper tenere duro per
portare avanti le proprie passioni. Scrivere,
scrivere, scrivere. Ogni pensiero, ogni emozione,
ogni sospiro della vostra anima.
Romanzi in dirittura d'arrivo?
Se tutto andrà per il meglio sarà presentato, così
come ho già detto, in primavera.
Ok, grazie del tempo messo a nostra disposizione.
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