La fantasia si alimenta di sogni
e chi cammina volando, cadendo,
può trovarsi ad urtare coi sensi
ogni astratto castello che cerchi.

Gli occhi d'aquila volano in alto,
con le ali si guardano attorno,
ogni nube è una stanza che danza
nel delirio chiamato incoscienza,

nostalgia che si perde nei gorghi
di chi scende solcando da vivo
con un salto di cui non si pente
al di là di orizzonti in cui sente
di vedere altre parti di sé.

Ma occhi d'anima solcano ancora,
con le ali che cercano scampo,
isolati piaceri ed urgenze
che il mio demone chiama mie scelte
ed innalza al di sopra dei re.

(2003)

Ogni essere umano è un'anima
vestita di parti anatomiche
Ogni respiro unanime
aspira ad estasi chimiche

L'anima umana è un oceano
in fondo a confini anatomici
dalle correnti che ondeggiano
in base a codici mitici

Paradisi disadorni ed inferni senza freni
sono apparsi e parsi eterni
per un attimo
come certi sentimenti

Tutto scorre al di là del tutto
nel respiro al di là del tempo
L'intenzione è un antico vento
sull'Oceano

Un oceano di ricordi e una spina nel mio fianco
mi attraversano attraverso
l'aria elettrica
nel respiro dei pensieri

L'esule uomo e l'isola donna
in sogno e in attesa
si cercano


Ondate di folle oceaniche
in preda a correnti ideologiche
senza esplorare altre anime
annegano in ansie nevrotiche

Correnti di fedi incrollabili
affondano in gorghi fanatici
mentre coscienze più instabili
vivranno di vortici eretici

Paradisi appariscenti ed inferni senza senso
sono adesso ad uso esterno
di ogni pubblico
per il suo divertimento

La coscienza al di là del cosmo
è un relitto al di qua del caos
L'attenzione è una vela stesa
sull'Oceano

Di un oceano gli occhi immensi e in un letto chiodi stanchi
mi attraversano attraverso
curve ellittiche
nei sentieri della mente

L'esile uomo e l'isola donna
s'incontrano e sono
l'Oceano