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Intervista a Enrica Zunic
Ci sono tanti modi per raccontare l’irraccontabile,
per raccontare la tortura. Enrica Zunic ha cercato di farlo...
a cura di Massimo Acciai
...che tu sia per me il coltello (Kafka e le avventure del pensiero)
Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici, in una lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza... poesie in lingua esperanto, volapük, ungherese, napoletano
Aforismi
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Poesia Italiana
Ammalato d'amore
Quando, dinanzi a
te,
non vedi, non
senti
che il suo
profilo, la sua voce…
Quando l’anello di
congiunzione
tra te e il reale
è solo la
speranza…
Quando la strofa
d’una canzone,
d’improvviso,
ti riga il volto
di lacrime…
Quando non
t’interessa più
la risposta
ad ogni perché…
Quando un 25
Dicembre
non ti mette le
bollicine
ma ti procura
sconforto…
Quando l’orgoglio
diventa una parola
e non un
sentimento…
Quando il suo
pensiero
tormenta la tua
vita
negandoti la
linfa…
Quando questo
accade
sei solo
ammalato d’amore.
Napoli che sei sveglia
La sfogliata calda
di "Scaturchio";
la prima copia
del "Mattino";
tu che, al
rischiarare,
raggiungi il mare
per il pesce
quotidiano;
tu che, all’angolo
di via Roma,
posizioni il tuo
banchetto
e,
clandestinamente,
ti guadagni il
pane;
tu che, cartella
in spalla,
raggiungi i tuoi
compagni
e, insieme,
andate in quella
scuola
che vi formerà
alla vita;
tu, piccolo uomo,
che raggiungi il
tuo boss
per imparare
la via più rapida
alla carriera di
camorrista;
le strade del
centro
che diventano
un pullulare di
auto e suoni;
il cielo
che non dimentica
di colorarsi
d’azzurro.
Napoli si sveglia
e inizia una nuova
giornata.
Roberto
Una storia
diversa,
un amore diverso.
Per Gianna provava
affetto,
per Sonia
simpatia,
per Marianna una
vera amicizia.
Per nessuna
provava amore.
Non aveva mai
assaporato
la dolcezza
dell’amore.
Roberto amava
Cristo,
Cristo era con lui
ma era troppo
lontano.
Roberto amava Luca
ma Luca faceva
parte
di un altro
pianeta.
Roberto si
risvegliò di colpo
da un sogno
accarezzato troppo
a lungo.
Vide il suo futuro
in tanti piccoli
flashes in bianco e nero,
tanta solidarietà,
tanto amore di
mamma,
tante buone
parole,
tanto
compatimento.
Troppo poco per
costruire una vita.
Solo con Cristo
avrebbe potuto
dare un senso
alla sua esistenza
sbagliata.
A Cristo si donò,
in un freddo
attimo di lucidità.
L'uomo senza volto
Una figlia sparsa per il mondo
e tu, chissà dove,
a dare il tuo
a chi di te non sa,
non conosce verità.
Mi chiedo a cosa pensi
quando il tuo capo
affonda nel guanciale.
Mi chiedo come la tua coscienza
possa non essere avvolta
da una nuvola di piombo.
Non ti voglio amore,
non ti voglio odio,
ti voglio indifferenza.
Non venirmi a cercare
-ma non un pensiero
mi dice che lo farai-,
potrei farti male,
molto più di quanto tu
ne abbia fatto a mia madre.
Ti auguro solo una cosa,
sai.....
che la tua vita sia una canzone
piena di tristezza,
che il sereno sia per te
solo un miraggio,
che le lacrime siano
tue fedeli compagne,
che la vita non ti regali
una briciola di stima,
perchè scappare
non è il rimedio al male,
il male torna...
Un rapporto si dimentica,
una figlia no.
Io non ti voglio,
nè ora, nè mai,
vorrei solo farti tanto male,
fino a farti scoppiare le vene!
Noi donne
Noi donne
con il cuore
gonfio di sentimenti veri.
Noi donne
con l’anima
sempre pronta a dare.
Noi donne
con le parole
sempre giuste e misurate.
Noi donne
capaci
del dono della vita.
Noi donne
non conosciamo
l’invidia e l’arroganza.
Noi donne
fedeli
per la vita.
Noi donne
così… vere…
quante siamo?
Mia madre
Mia madre,
con le sue larghe spalle
e il sorriso di sempre.
Mia madre,
cui la vita ha regalato solo
il poter vivere da sola.
Mia madre,
dolce, fragile,
forte, immensa.
Mia madre,
con il suo solo modo
di essere madre.
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