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Narrativa

Il cancello
di Massimo Acciai e Rossana D'Angelo
Ivan il Terribile
di Enrico Pietrangeli
Il laghetto dello Stibbert
di Rossana D'Angelo
Palermo in sintesi
di Giuseppe Costantino Budetta

Poesia italiana

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici inediti, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai, Daniel Bosco, Andrea Montagner, Maria Chiara, Rossana D’Angelo, Giacomo Occupati, Luciano Somma, Davide Riccio, Marco Saya, Liliana Ugolini, Annunziata Celentano, Marco Simonelli, Marco Di Bari

Poesia in lingua

Questa rubrica è aperta a chiunque voglia inviare testi poetici, in una lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua napoletano, pisano, inglese e francese

Recensioni

"Mi piaci da Morire" di Federica Bosco
di Massimo Acciai
"Sensi Inversi", l'antologia di Erba Sacra
di Monia B. Balsamello

Poesia a Firenze

"Pianeta Poesia" Una testimonianza
di Liliana Ugolini

Anticipazioni e inediti

Progetto Emmanus N.O.T.M Nuovo Ordine Teologico Mondiale" di Marco Bazzato
a cura di Marco Bazzato

bello 'r mi Arno

di Tommaso Novi


Arno Arno Arno
da Firenze sciacquettando fino a Empoli
siei secco riucìto
tutto torto e spettinato
come un bimbo 'e s'è picchiato.

-"approvà... sù da 'monti hai ruzzolato!"-

Dove a volte ti rincurvi
'un s'intende se fai anse o seccherelle
e fra sassi, tronchi morti e cascatelle
siei tutto un risciacquìo e un trugolìo... insomma... te tu 'un trovi mai posa.

Poi princìpi a regolatti
e pian pianino a organizzatti
finchè giungi a Pontedera
più o meno verso sera
e correndo meno lesto
te n'accorgi che 'un c'è furia
perchè ormai ir dislivello
l'hai cormato da ruscello.

Ah bene...frà poino sei 'n portrona
t'accomòdi bene bene ammirando la Verrùa
guasi buio ormai s'è fatto mentre passi da Caprona
dove schiumi prepotente incontrando varche bùa

-"miaom'a Firenze che pareva tu affogassi!"-

Pian pianino siei già lesto, senti già l'odor der sale
e du' curve di matrona da Mezzana tu princìpi
che finiscano alla Cella sulle spiagge lungo 'r viale
bello 'r mi Arno... ci fa un baffo 'r Mississipi

entri a Pisa e marci fiero 'chè a morire ti prepari
grandi sponde, grandi mura noi ti s'è qui preparato
quando passi sotto 'ponti guasi guasi c'innamori
perchè i doni tuoi migliori solo qui c'hai regalato...

-"le cèe 'olla sarvia a Firenze e 'un ce l'ho mai mangiate"-

-"sotto 'r ponte Sorferino e ci presi un ragno di du'ili
mentre sotto 'r ponte Vecchio un tarpone che abbaiava"-

...poi sotto 'r ponte di Mezzo pai d'argento
e la gente si ferma...ti guarda...ti saluta...
mentre tutto sabbioso e sarmastroso ti stai già ritrasformando
e a riordo de pisani tre bue per firma c'hai lasciato... proprio lì... nell'urtime 'urve prima di Marina.

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