|
|
Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi in prosa inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Elogio al
portafogli di Giuseppe Costantino
Budetta, L'uovo
di Natalia Radice,
La spia di Lorenzo Spurio,
Ho insegnato che
lontano, al di là di quei monti, c'è Firenze
di Anna Maria Volpini
Poesia italiana
Recensioni
In questo numero:
- " Mai andare a Sighet" di LMS e CVX
- "Sempre ad Est" di Massimo Acciai,
recensione di Lorenzo Spurio
- "Le stanze del cielo" di Paolo Ruffilli,
nota di Enrico Pietrangeli
- "Luna di Lenni" di Berardi Emanuele
- "Antidoti umani"di Francesco Verso
- "Il diario di Ombrallegra" di Dimitry Rufolo,
nota di Massimo Acciai
Articoli
Letteratura per la Storia
Interviste
|
|
Questo non è un elogio sfegatato
al portafogli in sé e per sé, ma la constatazione di
tangibile realtà. Non importa ciò che hai in testa,
non importa l'io-corporeo e quello onirico, ma i
soldi che custodisci nel portafogli. Non contano le
tue idee, l'intelligenza spiccata o meno, la
creatività e ed il pensiero divergente o
convergente. Serve il portafogli pieno. Puoi essere
bello, interessante fisicamente, affascinante
potenzialmente, ma se non hai un buon portafogli
gonfio di moneta spendibile al momento, intorno a te
ci sarà il vuoto. Senza portafogli, non vali niente.
Tu dici, ma non può essere. Invece è così. Guardati
attorno, rifletti e ti convincerai che è così.
Nel portafogli, hai la certezza di te stesso. Hai le
cose più importanti come la carta bancomat che
infilata in apposita fessura ti permette
l'accaparramento dei contanti, necessari
all'occorrenza. Ci tieni la tessera plus per gli
sconti al supermercato. Nel portafogli, hai il
denaro di carta o di metallo; ci custodisci la
tessera d'identità, la patente ed il tesserino di
lavoro. Quindi, nel tuo portafogli c'è la tua
identità sociale, politica ed economica. Ci puoi
tenere la foto dei cari estinti che risvegliano
dolci e patetici ricordi; la foto dell'agognata
amata, il codice fiscale e qualche bigliettino con
importanti annotazioni. Con opportuno spazio, ci
puoi infilare il libretto degli assegni. Se il tuo
portafogli è firmato, ci fai bella figura cogli
amici e conoscenti. Puoi acquistarlo anche falso per
pochi euro al mercato dell'usato o dai Senegalesi,
ma per chi se ne intende, la qualità si vede. Per
questo, fai attenzione a non esporre il falso
portafogli nei megastore, dove si vendono oggetti di
lusso, rinomati ed etichettati. Questi esperti
negozianti riconoscerebbero alla vista l'inganno
ridendo, magari alle tue spalle oppure indispettiti,
ti guarderebbero come un falsario pensando: chi
porta falsi portafogli non è affidabile.
Alle osservazioni dei gestori di megastore potresti
rispondere con la frase: e chi se ne fotte se il
potafogli non è firmato. L'importante che sia pieno.
A sua volta, il megastore potrebbe obiettare: chi ha
il portafogli falso, in genere ha pochi soldi.
A parte tutto, firmato o non firmato, esso è il vero
punto centrale della tua esistenza terrena. Il vero
cuore palpitante che dona vita, alimenti ed
indumenti. Tastalo in tasca per controllare che ce
l'hai; custodiscilo nel taschino interno della
giacca, a contatto coi battiti del tuo cuore.
Tienilo sempre d'occhio, tranne naturalmente mentre
dormi. Durante il sonno, quando è in azione l'io
onirico che non ha bisogno di moneta reale, ma
virtuale a volte, custodire il portafogli sotto il
cuscino su cui si dorme è un ottimo espediente.
Nella veglia giornaliera, occorre sentirselo addosso
come un organo vitale; non lasciarlo mai in un posto
dove qualcuno lo adocchi e tienilo ben stretto sui
mezzi pubblici. Possibilmente, assicuralo alla
giacca con una catenina così previeni i
borseggiatori che una ne studiano e cento ne fanno,
in particolare a Napoli sulla tratta tranviaria
compresa tra Piazza Garibaldi e Piazza Municipio.
Se lo perdessi per sbadataggine, a parte i soldi,
smarriresti il vero senso dell'esistenza umana e
prima o poi, moriresti di crepacuore. Senza
portafogli (coi soldi dentro), non vali niente.
Senza portafogli, rientrerai nella categoria dei
questuanti; vivrai di stenti, alla giornata e nei
posti di fortuna. Per te che non ci sei abituato,
sarà la fine. Dirai che in Italia c'è qualcuno che
vive bene, essendone privo. Il tipo in questione
sarebbe il ministro apposito, appunto senza
portafogli. Anche qui, però è bene che si sappia:
l'apparenza inganna. Infatti, il ministro senza
portafogli i soldi li prende e come, magari
conservati nei depositi bancari.
Un cronista esperto di gossip ha stilato una
classifica speciale in base al valore del
portafogli. E' ricco chi ce l'ha sempre pieno. Chi
ha il portafogli semivuoto è un borghese di media
caratura che con l'inflazione galoppante, a stento
arriva a fine mese. E' risaputo, statistiche alla
mano, che arrivare a fine mese dipende strettamente
dal numero dei figli, se uno ha la moglie casalinga
e se sta in affitto, se ha il vizio del gioco
d'azzardo, o fuma troppo. Sono le spese necessarie
che di mese in mese sfilano i tuoi soldi dal
portafogli, senza che te ne accorgi. Infine, ci sono
i terra terra gli ultimi della categoria che hanno
il portafogli con pochi soldi dentro e definiti
morti di fame. Queste persone con pochi spiccioli,
vivono alla giornata, nutrendosi alle mense dei
poveri ed usufruendo delle apposite protezioni
sociali. Questi morti di fame dicono di essere
ricchi dentro: dipende dal punto di vista. Basta non
pensare al portafogli. Lo dicono anche i preti: i
primi saranno gli ultimi. Quindi, per la proprietà
commutativa, gli ultimi dovrebbero essere i primi.
Bisogna vedere dove e come.
Una categoria a parte meritano i magnati
dell'economia nostrana e mondiale il cui portafogli
è virtuale perché, come per la moltiplicazione dei
pani, ne hanno tanti altri all'interno di una
interminabile catena di Sant'Antonio. I reali
portafogli dei magnati si prolungano come tentacoli
di una gigantesca piovra in un numero infinito di
casseforti nostrane ed esteri sportelli. In effetti,
i magnati dell'economia nostrana e mondiale hanno un
unico simbolico portafogli che come un buco nero, è
capace d'ingoiare moneta d'ogni tipo e quantità. Il
portafogli a buco nero più mangia soldi e più ne
attira. Un consiglio facile, scaturito dalle menti
di esperti di finanza: oh miseri mortali, non
avvicinatevi mai ad un simile buco nero col
portafogli pieno o semipieno.
AMEN
|
|
|