|
|
Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Recensioni
In questo numero:
- "Sempre ad est" di Massimo Acciai,
recensione di Lorenzo Spurio
- "La metafora del giardino in letteratura" di
Lorenzo Spurio e Massimo Acciai, recensione di
Sandra Carresi
- "Diario di un Atto d'Amore" di Danilo
Bughetti
-
"Linea 429 " di Salvatore Scalisi
- "La Vita in sintesi. Aforismi" di Fiorella
Carcereri
- "Un bacio da... 10 anni" di Raffaele
Leggerini, Recensione di Sara Rota
- "Niente e' come sembra" di Tommaso Carbone
- "Le verità donate" di Annalisa Margarino
- "Labyrinthi" di autori vari
- "Attimi. Il Puzzle della vita" di Antonella
Ronzulli, recensione a cura di Lorenzo Spurio
- "Ritorno ad Ancona e altre storie" di
Lorenzo Spurio e Sandra Carresi, Recensione di
Enrica Meloni
- I Concorso Letterario Internazionale
Bilingue "Camminanti, gitani e nomadi: la
cultura itinerante"
- "Atto d'amore" di Dario Schiavoni
- "Favole crudeli" di Cristina Canovi,
recensione di Lorenzo Spurio
- "Mostri. Poveri diavoli, chimere e altre
storie" di Ivan Pozzoni, recensione di Lorenzo
Spurio
- "Sangue, sapone e camicie di forza" di
Cristina Canovi, recensione di Lorenzo Spurio
- "Le rose di Atacama", Luis Sepùlveda,
recensione di Emanuela Ferrari
- "Io e i tuoi valori" di Maria Marano
- "Borgo Propizio" di Loredana Limone, nota di
Massimo Acciai
- "Labyrinthi" a cura di Ivan Pozzoni
- "Versi introversi" di Ivan Pozzoni
- "Pensieri Minimi e massime" di Marcuccio
Emanuele
-
"The rave" di Mattia Zadra
Articoli
Interviste
|
|
Intervista ad Antropoetico
Autore di Asimmetrico
Lettere Animate Ediotre, 2012
LS: Come dobbiamo interpretare il
titolo che hai scelto per la tua ultima opera
pubblicata?
AP: Nel senso letterale di essere fuori simmetria
dal punto di vista delle percezioni, non lineare in
modo simile a una catasta di legno in cui qua e là
fuoriescono degli spuntoni. Le emozioni della vita
hanno deformato la mia anima che ha assunto, in tal
modo, forme diverse nei punti dove ha incassato i
colpi.
LS: Un autore negherà quasi sempre che quanto ha
riportato nel suo testo ha un riferimento diretto
alla sua esistenza ma, in realtà, la verità è
l'opposto. C'è sempre molto di autobiografico in un
testo ma, al di la di ciò, il recensionista non deve
soffermarsi troppo su un'analisi di questo tipo
perché risulterebbe per finire fuorviante e
semplicistica. Quanto c'è di autobiografico nel tuo
libro? Sei dell'idea che la letteratura sia un modo
semplice ed efficace per raccontare storie degli
altri e storie di sé stessi?
AP: Nel mio caso gli scritti poetici sono
essenzialmente riferiti alla mia esistenza, alle
emozioni che hanno trapassato i momenti della vita.
Nella poesia esce il mio io più profondo. Raccontare
sé stessi vuol dire raccontare gli altri nello
specchio riflesso della vita. Se ho cominciato a
scrivere poesie è stato proprio per dare sfogo a
quel torrente in piena che avevo dentro, quel
bisogno di comunicare il mio stato d'animo così
forte e impetuoso a tal punto da non poter più
smettere di scrivere.
LS: Quali sono i tuoi autori preferiti? Quali sono
le tendenze, le correnti italiane e straniere e i
generi letterari che più ti affascinano? Perché?
AP: Bovalino ha sicuramente un certo fascino
descrittivo, anche Pessoa per certi versi mi
emoziona ma sicuramente il maestro nella descrizione
dell'amore e di tutte le sue svariate sfumature è
Pablo Neruda. Non ho una tendenza di riferimento,
credo che la poesia debba arrivare nella mente e nel
cuore al di là di schemi predefiniti. Lo scopo è
generare un'emozione nell'anima di chi legge,
trasmettere qualcosa che si ha dentro che possa
essere o diventare patrimonio anche dell'altro.
LS: So che rispondere a questa domanda sarà molto
difficile. Qual è il libro che di più ami in
assoluto? Perché? Quali sono gli aspetti che ti
affascinano?
AP: Sono sicuramente un'anomalia nel campo degli
scrittori, in quanto, in realtà, ho letto pochissimo
degli altri autori. Quello che ho nel cuore è "Todo
el amor" di Pablo Neruda perché lo trovo molto umano
e sincero con tutte le sfumature più intense
dell'amore.
LS: Quali autori hanno contribuito maggiormente a
formare il tuo stile? Quali autori ami di più?
AP: Come già evidenziato in precedenza il più
interessante dal mio punto di vista è Pablo Neruda,
un vero talento capace di scuotere da cima a fondo
l'anima di chi legge.
LS: Collabori o hai collaborato con qualche persona
nel processo di scrittura? Che cosa ne pensi delle
scritture a quattro mani?
AP: Mai provato. Potrebbe essere un'esperienza
nuova, interessante a livello di sperimentazione
anche se sicuramente, come in un matrimonio,
possibile solo con una grande armonia espressiva e
una comunione emotiva.
LS: A che tipo di lettori credi sia principalmente
adatta la tua opera?
AP: La poesia è sicuramente più attraente per le
persone sensibili, per coloro che portano addosso i
segni di vite difficili o complicate. Credo che sia
il dolore la prima porta che apre al mondo della
poesia. Una volta entrati però ci si accorge della
complessità del mondo che essa rappresenta capace di
toccare tutti gli aspetti della vita includendo
quindi anche la gioia, la passione, la rabbia, la
riflessione, insomma l'intero universo emozionale.
LS: Cosa pensi dell'odierno universo dell'editoria
italiana? Come ti sei trovato/a con la casa editrice
che ha pubblicato il tuo lavoro?
AP: Purtroppo nel mondo editoriale attuale è facile
imbattersi in faccendieri spregiudicati, in editori
improvvisati che spesso speculano sugli autori
emergenti e sulla loro voglia di comunicare quello
che hanno dentro. Questi individui fanno soldi
facendosi pagare lauti "contributi" per pubblicare
le opere, a volte obbligando l'autore all'acquisto
di un determinato numero di copie del suo libro. Il
loro business consiste solo in quello e non danno
nessun tipo d'assistenza allo sprovveduto
malcapitato. Spesso tengono nascosto il numero di
copie vendute per lucrare ulteriormente non
corrispondendo i dovuti diritti d'autore al
proprietario dell'opera. Tuttavia, a fianco di
questi veri manigoldi, esistono case editrici
"serie" a partire dai grandi nomi ben conosciuti
fino ad arrivare a piccole realtà ( per ora almeno )
come "Lettere Animate" che pubblicano senza
contributo se ritengono la pubblicazione meritevole
di divulgazione e che fanno sentire la loro presenza
costante all'autore mettendo in campo
professionalità, diffusione dell'opera, perfino la
realizzazione di video di presentazione e eventi
promozionali. Il mio giudizio su "Lettere Animate" è
totalmente positivo e mi fa ben sperare per le
prossime pubblicazioni.
LS: Pensi che i premi, concorsi letterari e corsi di
scrittura creativa siano importanti per la
formazione dello scrittore contemporaneo?
AP: Ho partecipato in precedenza ad alcuni concorsi
letterari e sono stato inserito in un paio di
raccolte poetiche con gli altri partecipanti.
Personalmente non amo la competizione dei concorsi,
tuttavia la partecipazione alimenta il confronto e
porta dunque inevitabilmente a cercare di
migliorare. Nella giusta dose può integrare il
percorso formativo di un autore.
LS: Quanto è importante il rapporto e il confronto
con gli altri autori?
AP: In alcuni casi può essere decisivo per la
sublimazione di un'opera, per aggiustare con gli
occhi altrui quei particolari che magari sfuggono
alla nostra attenzione, in altri casi il rischio
concreto può essere quello, al contrario,
d'importare una contaminazione di stile non
auspicabile. Consiglio a chi scrive di mantenere
sempre e comunque la sua originalità.
LS: Il processo di scrittura, oltre a inglobare,
quasi inconsciamente, motivi autobiografici, si
configura come la ripresa di temi e tecniche già
utilizzate precedentemente da altri scrittori. C'è
spesso, dietro certe scene o certe immagini che
vengono evocate, riferimenti alla letteratura colta
quasi da far pensare che l'autore abbia impiegato il
pastiche riprendendo una materia nota e celebre,
rivisitandola, adattandola e riscrivendola secondo
la propria prospettiva e i propri intendimenti. Che
cosa ne pensi di questa componente intertestuale
caratteristica del testo letterario?
AP: Non ci trovo nulla di male. E' naturale che
parlando, ad esempio di amore, si finisca
inevitabilmente in percorsi già tracciati da molti
altri autori. L'abilità consiste proprio nel saper
dire la stessa cosa in modo diverso. Facciamo
l'esempio letterario della pioggia. Se parliamo
d'essa è molto difficile creare variazioni sul tema
eppure c'è sempre quel particolare in più che se
colto, può fare, la differenza. Un fenomeno recente
di cui ho notato la diffusione recentemente, nella
esasperata ricerca di differenziarsi a qualunque
costo, non sempre con risultati eccellenti, è stato
quello delle immagini "non sense"; cito ad esempio
una frase esemplificativa "Nell'alto dei cieli una
volpe di ghiaccio volava con ali di effimero
alabastro". Personalmente preferisco rimanere quasi
sempre più in contatto con la realtà che mi circonda
anche se, a volte, non ho disdegnato cimentarmi in
poesie di tal genere.
Jesi, 14/05/2012
|
|
|