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Poesia italiana
Poesia in lingua
Recensioni
In questo numero:
- "Esagramma 41" di Massimo Acciai, prefazione
di Mariella Bettarini
- "La nevicata e altri racconti" di Massimo
Acciai, recensione di Monica Fantaci
- "Sempre ad est" di Massimo Acciai,
recensioni di Liliana Ugolini e Monica Fantaci
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
nota di Sandra Carresi
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
nota di Stefano Gecchele
- "La metafora del giardino in letteratura" di
Lorenzo Spurio e Massimo Acciai, recensione di
Anna Maria Balzano
- "La cucina arancione" di Lorenzo Spurio,
nota di Massimo Acciai
- "Se mi lasci, ti uccido" di Norma Stramucci
- "Dypticha" a cura di Emanuele Marcuccio,
nota di Massimo Acciai
- "Bionda e con gli occhiali" di Luigi
tredici, nota di Massimo Acciai
- "Stati d'amnesia" di Lella De Marchi,
recensione di Lorenzo Spurio
- "Schegge di vita" di AA.VV., recensione di
Lorenzo Spurio
Interviste
Articoli
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Si scordano delle sere di
gennaio,
(d'altronde non è difficile dimenticarle),
morte di freddo tra luci opache
cui sono scorte dai vetri, sono vampe
leggere somiglianti alle chiare del mattino.
Si passa il tempo nell'angolo antico,
ci si appresta a pranzare che già si cena
(anche se i giorni sono più lunghi) e dolce
la pena preinvernale resta nel cuore,svela
gli occhi in una vigilia continua.
Non si ricordano gli avventi in cortile,
sullo spiazzo sfollato dalle pietre bagnate
(in quel tempo in cui tempo non c'era,
mi dicesti tante cose: e adesso cosa racconti?).
Non si ha sulle gambe i lividi di marzo,
sfiniti a sera dopo aver mentito o fatto
all'amore nei campi cenere di cielo.
E tutto è un gioco di specchi:
raccontato dagli occhi.
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