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Poesia italiana
Poesia in lingua
Recensioni
In questo numero:
- "Esagramma 41" di Massimo Acciai, prefazione
di Mariella Bettarini
- "La nevicata e altri racconti" di Massimo
Acciai, recensione di Monica Fantaci
- "Sempre ad est" di Massimo Acciai,
recensioni di Liliana Ugolini e Monica Fantaci
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
nota di Sandra Carresi
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
nota di Stefano Gecchele
- "La metafora del giardino in letteratura" di
Lorenzo Spurio e Massimo Acciai, recensione di
Anna Maria Balzano
- "La cucina arancione" di Lorenzo Spurio,
nota di Massimo Acciai
- "Se mi lasci, ti uccido" di Norma Stramucci
- "Dypticha" a cura di Emanuele Marcuccio,
nota di Massimo Acciai
- "Bionda e con gli occhiali" di Luigi
tredici, nota di Massimo Acciai
- "Stati d'amnesia" di Lella De Marchi,
recensione di Lorenzo Spurio
- "Schegge di vita" di AA.VV., recensione di
Lorenzo Spurio
Interviste
Articoli
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Marturisire târzie
Valentin Remus Niculescu
Vestea plecarii tale catre alte
zari
M-a zguduit pâna în strafundul sufletului.
Mi-am amintit într-o clipita anii de scoala
Si ale abisului cotloane si trecatori
Printre lacrimi îmi adu aminte de chipul tau diafan,
De ochii tai încrezatori ce priveau cerul senin,
De pasii tai, usori si sprintari
Când plecam sa hoinarim la Sosea
De toate visurile noastre frumoase, înalte,
De florile ce ti le ofeream uneori
Si de toate comorile cu care te copleseam
numai în gândul meu de zurbagiu licean
Înamorat de tine, scumpa mea colega de banca.
La confessione tardiva (a Adina)
traduzione di Lucia Dragotescu
La notizia della tua partenza
per altri orizonti
mi ha scosso profondamente.
In un attimo, mi sono ricordato
gli anni di scuola
e di bugigattoli e valichi dell ' abisso.
Tra le lacrime, ho riveduto
Il tuo volto diafano,
I tuoi occhi inocenti
che stavano guardando il cielo sereno,
I tuoi passi svelti e leggeri,
Le nostre passeggiate su Kisselef,
I nostril bei sogni,
i fiori che a volte ti le ho regalato
e tutti i tesori che ti ho dato
solo nel mio pensiero di liceista
innamorato di te, cara mia collega di banco.
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