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Poesia italiana
Poesia in lingua
Recensioni
In questo numero:
- "Esagramma 41" di Massimo Acciai, prefazione
di Mariella Bettarini
- "La nevicata e altri racconti" di Massimo
Acciai, recensione di Monica Fantaci
- "Sempre ad est" di Massimo Acciai,
recensioni di Liliana Ugolini e Monica Fantaci
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
nota di Sandra Carresi
- "Un fiorentino a Sappada" di Massimo Acciai,
nota di Stefano Gecchele
- "La metafora del giardino in letteratura" di
Lorenzo Spurio e Massimo Acciai, recensione di
Anna Maria Balzano
- "La cucina arancione" di Lorenzo Spurio,
nota di Massimo Acciai
- "Se mi lasci, ti uccido" di Norma Stramucci
- "Dypticha" a cura di Emanuele Marcuccio,
nota di Massimo Acciai
- "Bionda e con gli occhiali" di Luigi
tredici, nota di Massimo Acciai
- "Stati d'amnesia" di Lella De Marchi,
recensione di Lorenzo Spurio
- "Schegge di vita" di AA.VV., recensione di
Lorenzo Spurio
Interviste
Articoli
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Verde, verde smeraldo appena
… verde, verde smeraldo appena
che abbassa in noi la pena
di colori rotti, sfatti
scordati, dimenticati
dal non vedere più niente
oltre il niente di cose
che poi passano
e ripassano ogni anno
ogni stagione coi loro nuovi colori
e i loro strani amori
...e ritorna ancora il nostro
verde, verde smeraldo appena
che abbassa in noi la pena
di toni vuoti, piatti
incolori fino nei margini
abbandonati intatti
oltre la linea di un tempo
che poi indaga
e reindaga il passato
che non è mai passato
per noi, per l'altro
e che ci svena
...salvo a vedere un verde,
verde smeraldo appena
che abbassa in noi la pena
Abendlicht
Paola Moreali
Sgusciava verdognola
come uva asprigna
la luce al crepuscolo
del prato
aggrappata com'era
al singhiozzo del salice
che ultimo nella fila anela.
Imbiancava in fretta
a nuovo il velo
sfumato in rosa carne
in tenue ingenuità.
Spaziava lo sguardo
alle porte dell'infinito
ma bussava lieve
così come si deve
Se
Paola Moreali
E se poi domani
piove o c'è il sole
se sei germoglio o foglia
se sei sorgente o foce
se stringi fra le dita
il filo del giorno nuovo
che t'avvolge come l'ultimo
o se ti possiede dentro
la voluttà eterna della notte
che disconosce il giorno
se sei jin o jang
e se poi domani o oggi
sei o non sei
o solamente
se
Anima libera
Paola Moreali
Piano, nella fragilità
di una foglia libera
sollevata
dal respiro ritmico del mare
da un fluttuare placido
liberata così piano
fino a sembrare
essa stessa libera
dalla sua libertà
pura anima
senza grinze
senza viltà
sconfinata un giorno
libera
al di là del mare
Pomeridiana
Paola Moreali
Solo
a te penso
quando ti guardo
avvinta
dallo scorrere
del passato
con le tue macchie
sparse e la fuliggine
spessa dei comignoli
vecchi
e pietra e tutto quanto
intorno è pietra
e tace
nella quiete antica
che ogni tanto
affaccia e placa
la sete saziata
del verde amico
e il getto e il giglio
o un migliore appiglio
per riaccendere
il fiato del presente
tra uno sbattere
d'ali al muovere
stanco di un ramo
che attende.
Quando s'adombra
e riluce sulla terra
il viso
cambia e si scambia
col cinguettare
sommesso e sparso
dove fra felci oziose
si aprono stanche
le mie orecchie
al silenzio
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