|
|
Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici, in una
lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i
più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua
napoletana,
esperanto ed
inglese
Recensioni
Di amore e morte di
Enrico Pietrangeli -
recensione di Lidia Gargiulo
Seduti dalla parte del torto di
Devil Buio -
recensione di Simonetta De Bartolo
Tutta colpa della poesia di
Dario De Lucia -
recensione di Massimo Acciai
Interviste
Il ruolo del consulente letterario:
Intervista a Marco Bazzato
di Massimo Acciai
|
|
Non ricordo com’è iniziata. Cioè; non
rammento quando ho avviato in modo sistematico il Piano, ma
forse un inizio vero e proprio non c’è. Ricordo solo che
all’inizio usavo cassette. Ne ho annotato il numero esatto, ma
non è ancora il momento di rivelarlo. Ho annotato naturalmente
anche tutti i cd e annoterò nello stesso modo qualsiasi altro
supporto verrà inventato, fino all’arrivo di una qualche
diavoleria digitale che renderà forse superfluo ogni mio sforzo;
ma di questo non mi preoccupo adesso. La lista sarà un giorno
trovata da chi verrà dopo di me e forse proseguirà il Piano.
Poco m’importa del valore artistico, non ho la pretesa d’un
giudizio; non è questo il mio scopo. Voglio salvare tutti quelli
che posso, senza discriminare nessuno; il mio unico criterio
riguarda il numero di copie in circolazione. Un tempo sognai un
mondo alla rovescia, o per meglio dire un mondo “altro”, uno
degli infiniti mondi possibili. Sognai un mondo con altri nomi,
con altra musica, con altri sogni. Oggi la conservazione
dell’effimero è la mia bandiera. Già, perché cos’altro è l’Impermanenza
se non uno pseudonimo del Nulla, il Grande Nemico? Così da anni
combatto la mia battaglia personale contro l’Oblio, contro il
Nulla. La combatto a modo mio, in segreto, nel piccolo spazio
delle mura domestiche oppongo la strenua resistenza. Nel mio
appartamento di cento metri quadri, ogni giorno un po’ più
stretto e un po’ più freddo, combatto la Battaglia Decisiva. Ma
da un po’ di tempo m’interrogo sul tempo e sullo spazio. Non sul
Tempo e sullo Spazio, con le maiuscole. Sono concetti astratti
che non mi interessano. Guardo le pareti di casa mia e penso
alla mia vicina. Penso a quella ragazza, con cui ho scambiato
proprio oggi qualche parola. Penso al suo invito e al tè che mi
ha offerto nel suo appartamento. Lei vive da sola, si è
trasferita da poco, non ha nessuno al mondo, nessuno la viene
mai a trovare, povera ragazza. Ha un appartamento molto
spazioso, molto più del mio monolocale, eppure così piccolo per
due persone e per il Piano…
|
|
|