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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici, in una
lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i
più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua
napoletana,
esperanto ed
inglese
Recensioni
Di amore e morte di
Enrico Pietrangeli -
recensione di Lidia Gargiulo
Seduti dalla parte del torto di
Devil Buio -
recensione di Simonetta De Bartolo
Tutta colpa della poesia di
Dario De Lucia -
recensione di Massimo Acciai
Interviste
Il ruolo del consulente letterario:
Intervista a Marco Bazzato
di Massimo Acciai
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Settembre (Dopo la mareggiata)
Il mare impiccato sta al collo
nella mia sciarpa azzurra:
strisciano in gola i rimorsi
le frottole a tempo riemerse
conchiglie porose, in risacca
mi resta da conoscere settembre,
e la memoria: un compromesso
sgusciante che cerca la quiete
in pieghe di seta - artificio? -
se sulla pelle tutto scivola
addosso, e s'addolcisce il verde
velenoso del serpente, i dettagli
che asciugo, squame disperse,
mi lisciano il mento, e percorro
nella mia sciarpa azzurra
un diverso orizzonte di riporto
- di un amore il sostituto assente? -
attraverso l'estate cerebrale, là
dove permane l'alga, e di vacanza
il sogno vero che s'intrista.
Memoria (o lotta di Giacobbe con
l'angelo)
Per l'intero nereggiare della notte,
misurarsi ad armi pari:
braccia e gambe in un intreccio
che incontro d'amore
o duello d'onore avresti detto.
No: lottammo, angelo e uomo,
da vènti contrari ed alleati,
fino a quando io compresi, e lo lasciai:
procedere da solo non potevo,
di femore infranto mi frenò,
e non soltanto: spezzato era anche
il mio cammino, senza lui.
Perciò mi benedisse, a sovrastare
ali ed intenzioni, più forte la mente
di ogni fisica forza già piegata:
poi irreale si dissolse e se ne andò,
restandomi il dolore sconosciuto
a me, non più tabula rasa:
dapprima, l'astio amaro
di non averlo visto in volto,
di non avere il suono
del suo nome sulla bocca;
poi, la pena che mi rende uomo appena:
alzarmi ogni mattina e non aver
vittorie chiare contro il sogno,
né memoria, solo un luogo sperduto
sulla carta, o anche una parola, persa
su quel bianco che talvolta tenta.
Ma una pietra è solo un punto,
e non ricorda: è tua la voce, è tua la lotta.
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