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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici, in una
lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i
più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua
napoletana,
esperanto ed
inglese
Recensioni
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Seduti dalla parte del torto di
Devil Buio -
recensione di Simonetta De Bartolo
Tutta colpa della poesia di
Dario De Lucia -
recensione di Massimo Acciai
Interviste
Il ruolo del consulente letterario:
Intervista a Marco Bazzato
di Massimo Acciai
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Il ruolo del consulente
letterario
Intervista a Marco Bazzato
Conosco Marco ormai da un paio di anni;
sono particolarmente orgoglioso del fatto che sia proprio la
diffusione tramite il web della nostra rivista che ha permesso
il nostro incontro, colmando la distanza geografica che separa
l’Italia dalla Bulgaria. Ci siamo in seguito anche incontrati di
persona, a Firenze, in occasione della presentazione
dell’Antologia di Segreti di Pulcinella (edita da Giulio Perrone
Editore nel 2005) che ospitava una poesia di Marco e di Vessela
Lulova Tzalova. Personaggio poliedrico e molto attivo sulla
scena internazionale, si occupa tra le altre cose di un’attività
che ha suscitato curiosità nel sottoscritto: quella del
consulente letterario, che svolge nel suo paese di adozione. Gli
rivolto alcune domande su questo argomento, tramite mail
ovviamente. Marco mi ha risposto il 24 maggio.
D: Marco, i nostri lettori ti conoscono per la tua attività
di poeta, di scrittore e di conferenziere (ci piacerebbe un
giorno porti domande anche su queste tue attività letterarie).
In questa sede ti chiediamo però di parlarci di un’altra tua
attività artistica, certamente legata alle prime; quella di
consulente letterario. Innanzitutto: per chi lavora un
consulente letterario?
R: Intanto, desidero ringraziare Massimo Acciai, per lo spazio
che sta dedicando dall’Italia alla Bulgaria. Come Italiano, sono
contento di questo filo artistico che lega i due Paesi. Per
rispondere alla domanda, un consulente letterario offre i suoi
servizi alle case editrici che in Bulgaria che desiderano
pubblicare romanzi di autori Italiani.
D: Quali sono i suoi compiti? Quali sono i suoi strumenti di
lavoro?
R: Il compito fondamentale, naturalmente è quello di leggere il
romanzo. Successivamente, si redige una breve sinossi
dell’opera, mettendo in evidenza i punti forti e deboli del
medesimo, la caratterizzazione dei personaggi, la struttura
della trama, l’ambientazione, e sopratutto l’opinione se il
romanzo, può essere interessante ai lettori Bulgari, dando un
giudizio sintetico, ma articolato.
Gli strumenti che adottano sono puramente di carattere
intellettuale ed esperenziale, abbinati alla conoscenza dei
gusti e della cultura del paese dove dovrebbe essere tradotta
l’opera. Non sempre è detto che quello che piace ad Italiano,
possa piacere ad un Bulgaro, e viceversa naturalmente.
D: E’ una bella responsabilità… ti sei mai trovato di fronte
a qualche giudizio difficile?
R: Si, paradossalmente le decisioni sono difficili, quando si
tratta di dover dare un’opinione non positiva, la quale viene
formulata con dispiacere, anche se mitigata dal senso di
responsabilità nei confronti dell’editore Bulgaro che intende
acquistare i diritti, ed esige e competenza e professionalità.
D: E’ davvero possibile essere oggettivi?
R: In tutta onestà, credo che l’oggettività sia una chimera. Sia
in veste di lettore, sia come consulente letterario, si è
comunque influenzati dai propri gusti personali, che devono
essere mitigati, visto l’impossibilità oggettiva d’eliminarli,
dal giudizio tecnico del romanzo da recensire.
D: Il tuo ricordo più significativo nella tua attività per le
case editrici bulgare che si sono avvalse della tua
collaborazione?
R: Sicuramente la prima volta che sono stato chiamato per una
consulenza. Mi sono sentito emozionato e gratificato. L’editore
è stato soddisfatto del lavoro svolto, ed ha deciso per la
pubblicazione del romanzo, che ha avuto un ottimo riscontro in
termini di vendite. Oggi, nonostante l’esperienza, l’emozione
permane, e almeno per me, questo è importante, perché mi fa
sentire il piacere di questo lavoro.
D: Come si inizia questa attività? Hai qualche consiglio da
dare ad un aspirante consulente letterario?
R: Alla base naturalmente c’è l’amore per il libro e la
letteratura in generale. Non si può essere un buon consulente,
se non si è in primo luogo un ottimo lettore. Poi leggere anche
quello che non piace, che tendenzialmente si scarterebbe
pregiudizialmente o per paura di non essere all’altezza del
testo. Avere una visione dell’insieme del libro, mettendosi nei
panni del lettore medio, che desidera un prodotto di qualità,
che possa esserne conquistato, e mai annoiato.
D: Quali sono le soddisfazioni maggiori?
R: In primo luogo sapere che un opera da me recensita, ha
trovato il gradimento del pubblico risulta essere una delle
soddisfazioni migliori, dando un significato alla
professionalità acquisita. Poi, ma non per questo meno
importante, mettere un ulteriore bagaglio esperenziale, in una
professione certamente solitaria, e fatta di lunghi silenzi, ma
che da l’innegabile piacere di sentirsi partecipi in progetti
editoriali che fanno conoscere gli autori italiani in Bulgaria.
D: Di cosa ti stai occupando in questo periodo?
R: Naturalmente per motivi di riservatezza, non cito i nomi
degli autori. Comunque ho ultimato la recensione positiva di una
scrittrice che mi ha affascinato per la semplicità dello
scritto, dotata di una forza espressiva che culla il lettore
attraverso lo svolgersi della narrazione. Mentre sono nella fase
finale della lettura di un’altro romanzo, dove però nutro delle
riserve, ma mi formulerò l’opinione definitiva a lettura
ultimata.
Per quanto concerne le altre attività, sta andando in stampa
“Progetto Emmaus”, un romanzo, che nelle letture ristrette, ha
trovato un ampio favore di critica. Il libro, naturalmente verrà
pubblicato anche per il mercato Bulgaro.
Poi, mi sto preparando per il Meeting Internazionale degli
Scrittori che si terrà s Sofia e Varna dal 12 al 15 giugno,
dove, sono presente in veste di delegato Italiano. Il Forum è
organizzato dall’Associazione degli Scrittori Bulgari, la
Fondazione Slaviani, sotto il patrocinio del Presidente della
Repubblica, il signor Georghi Parvanov.
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