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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi in prosa inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Figli col
turbo e figli in pattumiera di
Giuseppe Costantino Budetta,
L'anello di
Giuseppe Costantino Buretta,
Mario di
Antonio Carollo, Il
viaggio di Antonio Caterina,
Anche i cani hanno
un'anima di Antoine Fratini,
Intervista scoop
di Marcellino Lombardi,
L'America di
Misha, America
di Paolo Ragni, New
York! di Paolo Ragni
Poesia italiana
Poesia in lingua
Recensioni
In questo numero:
- "I passi dell'anima" di Dulcinea, nota di
MassimoAcciai
- "Ma io ti vedo" di Marinella Ioime
- "Nora Daren: Il corpo, il suo supplizio" di
Maria Rosaria Cofano, nota di Enrico
Pietrangeli
- "Cronache di attori di un teatro distratto"
di Francesco Ferrante, recensione di Emanuela
Ferrari
- "Tante notti a camminare" di Enzo Di Ganci,
recensione di Emanuela Ferrari
- "Cocktail Poesie e Pensieri" di Gaetano Toni
Grieco, recensione di Emanuela Ferrari
- "Oltre il cielo dei giusti" di Simone Sutra,
recensione di Paolo D'Arpini
- "L'uomo dei piccioni " di Salvatore Scalisi
- "La ragazza della tempesta" di Fabrizio
Valenza
- "Nel buio delle tubature" di Alessio
Pollutri
- "Alvar Mayor (Maestri del Fumetto #38)" di
Carlos Trillo e Enrique Breccia
Interviste
Dulcinea
intervista a cura di Massimo Acciai
Riccardo Burgazzi
intervista a cura di Alessandro Rizzo
Incontri nel giardino
autunnale
Saggi
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L'idillio filosofico e letterario
tra Italia e Grecia
L'idillio tra l'Italia e la
Grecia, che ha inizio già da Giovanni del Turco,
(1768) quando nella sua traduzione dell'Iliade di
Omero farà una lunga introduzione sulle affinità
letterarie tra i due popoli. Eppure arriva al suo
impatto più stretto con U. Foscolo (Zante 1778 -
Turnham Green, London 1827 ) [ 1 ] o Foscolos come
firmava nei suoi testi greci. Testi che non erano
mai completamente greci ma costituivano un miscuglio
di italiano e di greco. Questo è chiaro nelle sue
lettere d'amore a Isabella Theotoki, quando le
scriveva (Cai ego se agapao poli, sabbene voi den me
agapas tipotes. Cioe' " ti amo, ma tu ? " ) ma anche
dalle lettere che mandava ai suoi amici Andrea
Mustoxidi ( 1785 - 1860 ), Michele Ciciliani,
Dionisio Voultso, Stiliano Vlassopoulo ( 1748 - 1822
) . [ 2 ] I quali vivevano in Italia e avevano
giocato un ruolo scientifico e sociale
significativo. I suoi rapporti con i Greci erano
sempre molto calorosi e spesso stimolativi. Presento
l'evento con il Greco Stilianos Blassopoulos,
dottore in giurisprudenza, matematico e fisico che
ha scritto in Italia, sotto lo pseudonimo Biagio
Colonna, quando dopo il successo di una
rappresentazione teatrale di Foscolo a Venezia
intitolata Trieste ed il pubblico lo acclamavo
dicendo " gionane greco ," alla ripetizione della
suo rappresentazione, l'insuccesso era universale e
il suo amico Stiliano Vlassopoulos, scherzando gli
manderà una fiaschetta ossia una bottiglia vuota, la
parola fiaschetta in italiano significa anche
fallimento colossale mentre, come è stato scritto in
tutte le altre lingue europee, significa
semplicemente insuccesso ( nella ligua franca c'e'
una diferenza fra la parola " fiasque " e la parola
" fiasco " ) si arrabbia talmente da picchiare suo
amico.
L'influenza di U.Foscolo su poeta Dionissio Solomo (
Zante 1798 - Corfu 1857 ) e Andrea Kalvo ( Zante
1792 - Louth, Inghilterra, 1867 ) era tale da essere
determinante sulla loro opera. D.Solomo ha scritto
su U. Foscolo, che "la natura ha rinchiusa la sua
anima immortale in un corpo di quelli che non puoi
incontrare per strada senza chiedere chi è questa
persona che passa". Tuttavia tutti i di due grandi
poeti erano vissuti per una grande parte della loro
vita in Italia, hanno scritto fino alla fine della
loro vita poesia in italiano ed conoscevano la
lingua greca quando si sono stabiliti in Grecia.
Vorrei sottolineare che opera in un modo un po
strano ma i grandi poeti greci D. Solomos , A.
Kalvos, e K. Kavafis, non avevano il greco per
lingua materna. D. Solomos ha fatto gli studi
ginnasiali e universitari a Cremona e a Pavia ,
quanto in Lombardia stavano fermentando le prime
idee romantiche. Scrisse in quegli anni molti versi
in italiano, conformandosi piu' alla tradizione
accademica e purista, com' era naturale data la sua
eta' e i tempi, che alle nuove direttive. Lo stile e
la metrica di questi versi in italiano sono
elaboratissimi e l' artifizio e' stridente. Nello
stesso tempo accettava con entusiasmo la nuova
ideologia che apre nuove prospettive. La nuova
ideologia e' il romanticismo. Per Solomo, la poesia
si scrive tra romanticismo e classicismo. La forma
che prevale è: (europeo / romantico / classicistico)
in proporzione dello schema (Classico / Dionisiano /
Apolloniano). Mentre per Kalvos ( Segretario di Ugo
foscolo, una figura isoloata, fu autodidatte,
scrisse con una maniera neoclassica con un
linguaggio arcaico e nella sua poesia ci sono moduli
mitologici ) la poesia subisce la contribuzione
delle scienze fisiche e soprattutto di una certa
matematizzazzione perciò anche alla fine della sua
opera poetica, ( con titolo Odi , ricorda le odi di
Pindaro ) Kalvos, finisce con matematica. Su questo,
J. Arthos, il quale ha studiato l'epoca si è
riferito alla matematizzazzione e l'universo
ordinato che vedevano le scienze ed aveva adottato
anche la letteratura. Evidentemente, vale la pene di
vedere cosa succedeva in Italia con il Romanticismo.
Il Romanticismo in Italia si esprime nella lotta
contro tutti i modelli e tutti i canoni dell'
estetica classicistica. Nelle opere d' arti di
letteratura,di poesia , l' infinito si esprime come
finito; la bellezza e' stata suggestione dell'
infinito, l' intuzione estetica era quindi
conoscenza dell' Assoluto. ( Ricordiamo Leopardi nel
Discorso di un italiano intorno alla poesia
romantica ). Ma il problema maggiore che il
Romanticismo lascio' aperto era rappresentato dalla
sfera dei rapporti tra l' arte e l' atre attivita'
umane )
Ma anche in filosofia il greco Petros Brailas
Armenis ( 1812- 1884 ) ha studiato filosofia in
Francia e in Italia, e stato influizato da Antonio
Serbati Rosmini ( Trento, 1797- Stresa, Navara 1855
) e proprio dai libri di Rosmini, "Nuovo Saggio
sull' origine delle idee" e "Origine dell' idea
dell' essere".[ 3 ]
L'incontro letterario seguente tra i due popoli si
avvera ad Alessandria, Egitto, quando Giuseppe
Ungaretti ( Alessandria d' Egitto 1888 - Milano 1970
) incontra il grande poeta greco Kostantino Kavafi,
( Konstantinopoli, 1863 - Alessandria d' Egitto,
1933 ) e l'influenza di Giuseppe Ungaretti è un fato
per Kavafi. Ed è lui che lo introdurrà in Italia,
avendolo conosciuto nella loro città di nascita
comune, Alessandria, come lo aveva conosciuto
Filippo Tommaso Marinetti ( Alessandria di Egitto
1876 - Bellagio, Como 1944 ) il quale racconta anche
come lo ha incontrato, dicendo di averlo
riconosciuto in un caffè allora che ne aveva
soltanto sentito parlare. Come l'ho riconosciuto -
dirà egli stesso - ho visto una figura molto
elegante, che però aveva una deviazione
dall'universo. Poco dopo, Eugenio Montale ( Genova
1896- Milano 1981) tradurrà Aspettando i Barbari e
inizierà una conversazione fantastica con lui.
In un primo tempo K. Kavafis compose i suoi versi in
una lingua epurata, ma dopo il 1903 si rivolse al
parlato arricchito di forme dialettali di
Costantinopoli e di parole tratte dalla tradizione
classica. Il decadentismo di Kavafis non imita la
grande poesia europea di quegli anni, ma si ispira
al mondo ellenistico pagano- cristiano, che nella
sua citta' natale ( cioe' la Constantinopoli )
celebrava gli ultimi trionfi, per mistificare o
sublimare insopprimibili emozioni personali.
La stazione seguente è Iorgos Sarandaris ( Pireo
1909- Atene 1941 ) ha studiato in Italia per molti
anni Filosofia e Giurisprundenza, natura tormentata
da preocccupazioni metafisiche ( fu tra i primi a
studiare l' esistenzialismo in Grecia ) che è stato
influenzato dalla cultura italiana della sua epoca
proprio di Ungaretti durante lungi anni dell'
infanzia e sicuramente dal' esistenzialismo
italiano, e dal simbilismo francese. È l'epoca
durante la quale in Italia prevalgono nuove correnti
di filosofia e di letteratura ( epoca che non
conoscono molte cose i greci intelletuali per la
cultura italiana ). Durante gli ultimi anni, anche
se esistono molte possibilità, le influenze sono
poche visto che le cattedre della lingua
neo-ellenica (di greco moderno) nelle università
Italiane ed i reparti di letteratura italiana nelle
due università di Grecia ( Universita' di Atene, e
Universita di Salonico ) s'interessano soltanto al
compimento ingenuo di corsi insignificanti.
Note
[ 1 ] Ugo Foscolo figlio di Andrea Foscolo un
chirurgo veneziano e della greca Diamantina Spathis.
Dopo la morte del parte raggiunse con la famiglia a
Venazia ( 1792 ).
[ 2 ] Mario Pontali ,Foscolo e il greco greco
moderno, Roma , 1964. G. A. Traversi, Di un amore di
Ugo Foscolo, Milano, 1883.
[ 3 ] Petros Brailas Armenis era assolutamente d'
accordo, quando Rosmini scriveva: " L' idea dell'
infinito non puo' essere nell' idea dell' essere,
perche' l' idea dell' essere che abbiamo
primitivamente e' quella del io, e l' io e' finito.
Altro e' dire che l' idea dell' infinito viene di
necessita' nella nostra mente, ed altro dire che
essa e' innata ed e' nell' idea dell' essere. E'
nella nostra mente lo negge [ ... ] ma non e' nella
idea dell' essere perche' questa idea non sia
apparente primitivamente [ ... ] ripetiamolo ancora
che e' nel nostro io, il quale e' finito.
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