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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Francesco
Felici, Maria Pia
Moschini, Julianna
Vas-Szegedi
Caffe' Letterario Musicale
La musica abbraccia la poesia
rubrica a cura di Paolo
Filippi
Teatro
La
favola dello spettacolo di Liliana Ugolini
intervista
di Massimo Acciai
Aforismi
Saggi
José María Eguren di
Enrico Pietrangeli
Scritture minimali, scrittori metropolitani
di Caterina Rocchi
Recensioni
Interviste
Intervista ad Antonio
Sofia (autore di "Non ti chiederò niente" e
"Marta")
di Massimo Acciai
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Il mio caffè, è già mattino
È strano sai svegliarsi senza te
Un bimbo va, non pensa mai
S'accorge poi che è grande ormai.
Verso del tè giù nel bicchiere
Qui in casa mia il sole entra già
L'accolgo io, io qui da solo,
Un giorno nuovo nascerà.
Che strano là… un carillon…
Che strana e dolce la sua melodia…
Nella mia via c'è gente strana
M'affaccio giù e poi guardo in su
Una città là nell'azzurro
Un lieve odore di brioche
Recitativo:
Già l'aura messaggiera erasi desta
a nunziar che se ne vien l'aurora;
ella intanto s'adorna, e l'aurea testa
di rose colte in paradiso infiora,
quando il campo, ch'a l'arme omai s'appresta,
in voce mormorava alta e sonora,
e prevenia le trombe; e queste poi
dièr piú lieti e canori i segni suoi.
(T.Tasso, Gerusalemme Liberata, III, 1)
Dove chissà t'avrà portata
Il tuo viaggio io non lo saprò
Io resterò in questo luogo
Immaginario senza te.
Che strano là… un carillon…
Che strana e dolce la sua melodia…
La mia città si sveglia presto
Eppure dorme la felicità
Un bimbo va, non pensa mai
S'accorge poi che è tardi ormai.
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