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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Francesco
Felici, Maria Pia
Moschini, Julianna
Vas-Szegedi
Caffe' Letterario Musicale
La musica abbraccia la poesia
rubrica a cura di Paolo
Filippi
Teatro
La
favola dello spettacolo di Liliana Ugolini
intervista
di Massimo Acciai
Aforismi
Saggi
José María Eguren di
Enrico Pietrangeli
Scritture minimali, scrittori metropolitani
di Caterina Rocchi
Recensioni
Interviste
Intervista ad Antonio
Sofia (autore di "Non ti chiederò niente" e
"Marta")
di Massimo Acciai
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Strada più deserta. buia la città
cielo cupo e gonfio, dava un senso d'irrealtà
Poche luci accese, solo nella via
Luce dei lampioni mi portava a casa mia.
Guardo su nel cielo
Presto pioverà
Soffia forte il vento
Che succederà?
Guardo l'orologio
Mezzanotte già!
Un lampo mi riscuote
Un tuono seguirà.
Bimbo a una finestra osservi da lassù
cielo nero e tetro in cui vedevi chissà che
Lo stupore immenso solo a quell'età
Spettri e mostri strani, forse nulla, chi lo sa?
Guardo ancora in alto
L'ombra resterà
In quei muri oscuri
Si nasconderà
bimbo alla finestra
uomo nella via
bimbo che sbadiglia
ed io penso a casa mia.
Allagò la pioggia tutta la città
sotto a un portone un rifugio a metà
un gattino dolce solo miagolava
auto nella pioggia strombazzando se ne andò.
Guardo ancora il bimbo
Che cosa farà?
Perché non è già a letto?
Cosa penserà?
Guardo la manina
Cosa stringerà?
Mi pare una rosa
Ed rabbrividisco un po'.
Fu buio all'improvviso, fu black out nella città
La luce di un fanale sparì nell'oscurità
Un urlo nella notte, forse un'eco oppure no
Lo scroscio della pioggia dopo poco si placò.
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