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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici, in una
lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i
più elementari principi morali e di decenza...
poesie in lingua
napoletana,
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recensione di Marco Simonelli
Interviste
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scrittore e poeta
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un museo del futuro
di Alessandro Rizzo
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La maniglia di ghiaccio
(mini-silloge per Segreti di Pulcinella)
*
Esito quando
sento che la maniglia
è di ghiaccio.
voglio tornare in
dietro ma scivolo -
e finalmente a terra
vedo vera vera vera
nello specchio di
ghiaccio sotto di me
l'immagine. È mia?
Verità? Paura?
Mi aggrappo, ora -
e la porta si apre.
… e ridi
Sono tue, le risa che battono.
Battono contro il vetro
nella stanza delle falene.
Il vetro separa, divide e taglia
te e la luce da venticinque
dall'immensa notte
che chiama e ascolta.
E a quel vetro di aggrappi
che impenetrabile tace
e nella cornice oscura
delle grigie farfalle notturne
ti mostra sempre e solo
la stessa unica immagine. La tua.
E tenti ancora e ridi e lanci -
impassibile il vetro, alla fine
ti rilancia un pianto.
ossessione. neve
(un ricordo)
ornamento per i campi desolati
neve profonda mondo che soffoca
la neve. nel suo bianco unisce: sangue/
buio/ paura/ veleno/ e giallo/
precipizi/ scarti/ pene.
terra.
scintillio/ rabbia cieca.
lei lo sa e brilla/ umilmente
(la puoi acquistare/ in forma di spray
se vuoi de-co-ra-re/ anche tu).
casa infanzia
la porta sorriso
le finestre mistero
gli alberi luce
carezze i loro rami
oltre la muraglia ma
in cantina nascosti ricordi ancora
da cicatrizzare solo quelli patinati
da facciata oltrepassano
il cancello ruggine
che non si apre
a/simmetrie
sbuccio verdure mentre da qualche parte
lunghe colonne di caribù
continuano a migrare lenti nella neve
mangiamo in silenzio/ in una radura
non lontana dal loro sentiero
si mimetizza una pernice bianca
lavo i piatti e come me
una volpe polare è sulle tracce di
una possibile preda
passeggiata notturna
troppo buio dentro e fuori
per individuare sagome
di pensieri e abeti
l'anno nuovo incombe e il vento
lo precede con l'annuncio
di un ossimoro
piroetta sul sentiero
grandi fiocchi con giochi da equilibrista
non hanno fretta di toccare terra
i piedi avanzano da soli
unico calore alla sosta il bianco freddo
consola
destino
i fulmini creano il vetro
nella sabbia sotto terra
e il caso decide
scultura nascosta o specchio
per i vermi
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