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Intervista a Federica Bosco
Autrice di Mi piaci da morire e Cercasi
amore disperatamente
Ho conosciuto Federica nel 2004, ad un
corso sulla scrittura multimediale, quando ancora non era famosa
(Federica, non la scrittura multimediale!). Federica era in
procinto di pubblicare il suo primo romanzo, Mi piaci da
morire, che sarebbe uscito di lì a pochi mesi. Ho letto quel
primo romanzo con molto gusto, e così il secondo, Cercasi
amore disperatamente, recapitatomi a casa dalla Newton &
Compton. Mi è sembrato naturale e doveroso intervistarla,
cogliendo l'occasione per rivolgerle alcune domande
sull'affascinante mestiere dello scrittore. Federica ha risposto
per mail il 22/06/06.
D: Cominciamo dai tuoi studi, dalla tua formazione culturale…
R: Ho un diploma di liceo linguistico, quindi niente di
particolarmente esotico, in compenso ho viaggiato mezzo mondo
lavorando come animatrice turistica dal 93 al 98 ed è stata la
mia esperienza formativa più importante.
D: Quali sono stati i suoi modelli, gli autori che ha amato
di più, che secondo te hanno contribuito a formare il suo stile?
R: Amo molto gli autori anglosassoni come Truman Capote,
Somerset Maugham, Jane Austen, Harper Lee e Toni Morrison e ho
appena scoperto un genio della comicità che è Davi Sedaris.
D: Quanto tempo hai impiegato per scrivere "Mi piaci da
morire"?
R: Un paio di mesi
D: Che consiglio daresti ad un autore principiante che
vorrebbe trarre ispirazione da fonti autobiografiche ma teme che
qualcuno, riconoscendosi in un personaggio, gli faccia causa?
R: A meno che non si scrivano nomi e cognomi o si sia
particolarmente diffamatori nei confronti di qualcuno, il fatto
che qualcuno si riconosca è un problema suo.
Il 99,9 per cento dei romanzi e dei film è ispirato a persone
realmente esistenti, e se qualcuno ti fa causa... ti immagini la
pubblicità?
D: Il lessico è molto semplice, quotidiano, "in presa
diretta". Puoi dirci le ragioni di questa scelta stilistica?
R: E' il mio stile non l'ho scelto, non potrei scrivere
diversamente.
D: Nei tuoi romanzi i rapporti tra i due sessi sono sempre
conflittuali, inquieti: credi nell'amicizia tra uomo e donna?
R: Credo nell'amicizia, ma fra uomo e donna il coinvolgimento
sessuale è inevitabile. Prima o poi scatta quel qualcosa che è
assolutamente sano, è una parte della natura, è un
coinvolgimento con una persona che fondamentalmente la pensa
come te e non è poco e quando da una parte o dall'altra
scatta.... addio amicizia!!
D: In "Cercasi amore disperatamente", il tuo secondo romanzo,
hai citato le poesie di tuo fratello Daniel…
R: Ho un grande legame con mio fratello Daniel che ha un grande
talento è il mio modo per dimostrargli il mio immenso affetto.
D: I nostri lettori hanno avuto già un saggio della tua
scrittura su Segreti di Pulcinella, prima dell'uscita del tuo
primo romanzo: cosa pensi delle riviste letterarie online, e in
genere del rapporto tra web e scrittura?
R: Mi piace l'immediatezza, io stessa ho un blog e mi diverto
moltissimo a scrivere commenti su quello che vedo in televisione
o che leggo sui giornali, è una forma molto più libera di
espressione.
D: Che impressione ti ha fatto sapere che verrà realizzato un
film dal tuo romanzo?
R: Il sogno che diventa realtà, ma più di tutti mi ha reso
felice l'essere finalista al premio "Zerilli Marimò" di New
York.
D: Progetti per il prossimo futuro?
R: Un sacco ma finché non sono realizzati non ne parlo; è una
regola che mi sono imposta, se dici che farai una cosa dopo
tutti ti assillano per sapere se la farai e anche se nel
frattempo hai fatto altre 3000 cose tutti ti chiederanno sempre
di quella.
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