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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Partita di calcio a Napoli
est di Giuseppe C. Budetta,
Il cupolone di Giuseppe
C. Budetta, Alle grotte di
Burgio di Antonio Carollo,
Ten bells (prima parte)
di Italo Magnelli, La
lastra di ghiaccio di Pietro Rainero,
La dama inglese di
Pietro Rainero
Poesia in italiano
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Erika Casini,
Antonio Caterina,
Rossana D'Angelo, Italo
Magnelli, Emidio
Montini
Poesia in lingua
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Il gioco della dama nella sua
versione inglese, detto anche Checkers o Draugths,
si svolge su una scacchiera di 64 caselle e non di
100 come la dama francese. E' un gioco molto
praticato nel mondo anglosassone, tanto popolare
quanto gli scacchi, il Go o l'Othello.
"Bisturi, prego" chiese il chirurgo. "Eccolo"
disse l'assistente addetta ai ferri, porgendogli
premurosamente lo strumento. Il chirurgo incise la
pelle e lo strato di tessuto sottocutaneo con
l'affilatissimo coltello mentre l'aiuto chirurgo
richiudeva con le pinze emostatiche i vasi sanguigni
recisi. "Ho letto su una rivista" intervenne la
capoinfermiera, ovvero, se siete molto pignoli, la
responsabile del personale infermieristico della
sala operatoria, "che il nuovo criterio per valutare
una condizione di rischio cardiaco si chiama
sindrome metabolica". "Proprio così!" confermò il
chirurgo, mentre con mossa decisa finiva di
praticare col bisturi un perfetto taglio nell'addome
del paziente "sono cinque i fattori che la
determinano, e cioè diagnosi di ipertensione
arteriosa, aumento della circonferenza addominale,
troppi trigliceridi, diabete di tipo 2 e infine
valore basso del colesterolo HDL".
"Ho un quesito per voi:" interruppe il terzo
chirurgo (vale a dire l'assistente dell'aiuto) " un
adolescente rimane coinvolto col padre in un
incidente d'auto; il padre muore ed il ragazzo è
trasportato d'urgenza in ospedale per una operazione
indispensabile. Entra in sala operatoria, viene
preparato e, quando tutto è pronto, entra il
chirurgo, guarda il giovane e poi dice -- no, è mio
figlio, non mi sento di operare --. Come lo
spiegate?". Mentre poneva questa domanda,
l'assistente allargava, per mezzo di uncini
divaricatori, le labbra della ferita, scoprendo i
muscoli addominali.
"Il chirurgo era sua madre!" rispose immediatamente
il primo chirurgo che poi, con assoluta disinvoltura
e tagliando nel contempo col bisturi i muscoli
seguendo il senso delle loro fibre, finì di
commentare con la prima infermiera i rischi cardiaci
" oggi abbiamo anche nuovi esami. Oltre ai classici
elettrocardiogramma, coronarografia ed ecodoppler,
abbiamo l'angiotac che è una tac specifica per vene
ed arterie, la scintigrafia del miocardio, che si
effettua con l'iniezione di isotopi radioattivi e
serve a confermare o escludere sindromi coronariche
acute, e infine la tac multistrato, l'ultima
frontiera della tecnologia". "Come funziona?".
"Compie viaggi virtuali e in 3 dimensioni dentro il
cuore, con immagini elaborate da un apposito
software".
"Sentite questa, me l'ha raccontata ieri sera mio
cognato" si inserì a questo punto l'aiuto chirurgo
"due amici si recano per diletto a Waterloo, a
visitare i campi teatro della famosa battaglia. Uno
dei due rimarca che Vaterloo è molto interessante e
suggestiva. L'amico allora obietta -- Guarda che non
si pronuncia Vaterloo , ma bensì Uaterloo -- -- Ma
no! Ti dico che si dice Vaterloo, ne sono sicuro --
insiste il primo. Ne nasce pertanto una discussione
accesa, quasi un bisticcio; finalmente vedono
avvicinarsi un tale , ed allora uno dei due amici
propone -- Chiediamo a quel signore! --
Lo fermano e gli domandano -- Senta, noi non siamo
del posto, il nome di questa località si pronuncia
Vaterloo oppure Uaterloo? --. Il nuovo arrivato
cortesemente risponde -- Si pronuncia Uaterloo -- --
Vedi? Che t'avevo detto? Avevo ragione -- insiste il
primo dei due amici. Ma l'altro non è ancora
convinto e chiede -- Ma lei è proprio di qui, del
luogo? -- -- No. Neanche io sono del posto, io sono
qui in uacanza! -- "Ah! Ah!" risero tutti insieme i
sei addetti all'intervento, cioè tre chirurghi, due
infermiere e relativo anestesista (non relativo alle
infermiere, non che dovesse cioè far addormentare
loro). Se siete un po' sorpresi dal fatto che i sei
parlottassero del più e del meno, barzellette
comprese,nel bel mezzo di un'operazione, beh…non
dovreste proprio: è quello che fanno sempre!! A
maggior ragione non dovreste esserlo perché, vedete,
il capo chirurgo era un tipo davvero speciale (vi
passo queste informazioni mentre lui, o meglio lei,
dopo aver sollevato con delicatezza la membrana
peritoneale vi apriva un piccolo taglio con le
forbici, penetrando così nella cavità addominale) :
eh..sì, Brenda Tinsley era davvero una donna fuori
dal comune! Pur avendo, come tutti gli umani, due
soli emisferi cerebrali, riusciva a fare
contemporaneamente non
soltanto due cose, ma quattro o cinque, e nei giorni
di grazia persino sei o sette. Di norma portava a
termine complicati interventi di neurochirurgia
risolvendo intanto intricati cruciverba, discutendo
nel contempo con i collaboratori di tutt'altre
amenità e, magari, ascoltando anche la piccola radio
che aveva personalmente posizionato in sala
operatoria.
Insomma….l'operazione di appendicectomia che
l'equipe del St.John's Hospital di Brighton stava
eseguendo quel giorno era, per Brenda Tinsley, della
stessa difficoltà del taglio delle unghie, ne più ne
meno. Brenda si era laureata in medicina col massimo
dei voti (o forse qualcosa in più) all'Università di
Edimburgo e specializzata poi in chirurgia alla
Queen's Mary Clinic di Londra lasciando stupefatti i
suoi supervisori per la precisione millimetrica dei
tagli e la perfezione assoluta delle suture, nonché
per il coraggio nel voler sempre affrontare con
decisione le operazioni più delicate. Un chirurgo
con i fiocchi, insomma. Nevicava anche quel giorno
d'inverno, a Brighton, ma nella calda, confortevole
(e sterile) stanza operatoria Brenda continuava con
noncuranza ad introdurre una lunga pinza
nell'apertura per poter estrarre delicatamente il
tratto intestinale che conteneva l'appendice del
signor Bob Byrne, taxista di Hurstpierpoint,
piccolissima località nelle immediate vicinanze. "Brenda,
per caso tu sei parente di Marion Tinsley, il
campione di dama? Ho letto di lui sul Times di
mercoledì, c'era riportato che è stato il più grande
campione di questa disciplina" "E' stato sicuramente
il più grande giocatore nella storia della dama
inglese: fu campione del mondo dal 1955 al 1958 e
poi dal 1975 al 1991. Si ritirò nel 1991 appunto e
l'anno seguente sconfisse il programma informatico
Chinook, appositamente creato per la dama. In 45
anni Tinsley perse solamente….nove partite!!" " Non
ci posso credere. Stupefacente. Ma..era un tuo
parente?" Brenda, prima di rispondere, allargò
l'apertura già fatta nella cavità addominale del
taxista e scoprì l'intestino cieco con annesso il
piccolo budello dell'appendice. "Era mio padre.
Abbassa la radio, per cortesia, Linda; quella
canzone rock mi infastidisce. Jack, mi dai il
cambio?"
"Volentieri". Jack Morton, l'aiuto chirurgo,
ricevuta dalla capo infermiera una lunga pinza, la
introdusse nell'apertura ed estrasse delicatamente
il tratto di intestino con l'appendice.
"Era mio padre" continuò Brenda "è morto il 3 aprile
1995. Cancro al pancreas. Nel 1991 rinunciò al
titolo di campione del Mondo per poter giocare
contro Chinook, poiché le associazioni di dama
americana e inglese negarono ad un programma di
software la possibilità di concorrere per il titolo
mondiale. Il match non ufficiale, fortemente
reclamizzato, fu vinto da mio padre per 4 a 2, con
altre 33 partite nulle." "Ma.. Marion Tinsley non
era statunitense?"
" Sì! Anche io sono nata in America: mi sono
trasferita ad Edimburgo dopo la sua morte ed ho
ottenuto tre anni fa la cittadinanza britannica.
Ormai sono inglese."
Brenda osservava Jack il quale, servendosi di
piccoli lacci legava vene ed arterie che irrorano
l'appendice passando attraverso il mesenteriolo, un
piccolo ripiegamento della membrana peritoneale.
"Nel 2007 è stato dimostrato" continuò sorseggiando
un caffè ( l'efficiente equipe medica non si faceva
mancare alcunché ) "che una partita di dama inglese
a gioco corretto porta alla patta ed oramai, con le
ultime modifiche, Chinook gioca perfettamente"
A questo punto Linda MacFarlane, infermiera addetta
ai ferri, chiese ad Adam Smith, l'anestesista, di
sottoporle qualche quesito. Linda stava studiando
per un diploma di perfezionamento ed il bravo Adam
si era offerto di aiutarla. "Bene, Linda, che cosa è
l'anestesia generale?"
Mentre pronunciava queste parole, Adam stava
osservando i monitors sui quali erano visualizzati
l'elettrocardiogramma, il grado di ossigenazione del
sangue e la validità degli scambi respiratori
dell'ormai nostro caro amico Bob Byrne.
"L'anestesia generale è caratterizzata dalla perdita
di coscienza e di sensibilità dell'intero organismo
e dalla miorisoluzione, cioè dal rilassamento
generale della muscolatura"
"Brava, e …a proposito invece dell'anestesia
loco-regionale, mi sapresti enumerare le diverse
modalità?"
Uno squillo del telefono interruppe la discussione;
Mary Evans, capoinfermiera da ben 22 anni, alzò la
cornetta, ascoltò per alcuni attimi e poi disse: "Brenda,
è per te. Una certa Isabel Lincoln"
"Oh,sì. E' mia cugina, è un avvocato di Birmingham,
grazie"
"Le metodiche di questo tipo di anestesia" riprese
Linda "sono: topica, per infiltrazione, blocco
tronculare, blocco plessico e blocco centrale"
"Bravissima. Dimmi ancora: cosa prevede il blocco
tronculare?"
"Prevede la somministrazione di anestetico in
prossimità di un nervo e determina un'area di
anestesia più ampia in corrispondenza della
diramazione del nervo stesso" "OK. Molto bene!"
Mentre Adam interrogava Linda, mentre Brenda parlava
animatamente con la cugina e mentre Mary rilevava la
pressione arteriosa del paziente, Jack preparava,
intorno alla base dell'appendice, i punti di una
legatura circolare detta borsa di tabacco. Sapete a
cosa serve la borsa di tabacco?
Serve per affondare il moncone appendicolare dopo la
sua asportazione.
Pochi istanti più tardi, Mary disse: "Ora ti
interrogo un po' io: numero uno?" "Divaricatori"
"Tre?" "Sonda" "Undici?" "Pinza per graffette"
"Nove?" "Portalacci" "Bene, Linda, brava"
Dovete sapere che gli infermieri di sala operatoria,
perlomeno al St.John's Hospital di Brighton, dove
regna l'efficienza, devono sapere collegare i vari
strumenti con il numero, riportato sulla busta
sterile della confezione, che li identifica. Ad
esempio, che so, le forbici sono il numero 7 e le
pinze emostatiche il 4 (me lo ha confidato Jack
Morton). Anche queste domande erano in programma
all'esame per il diploma di infermiera di sala, che
Linda, anche se molto brava, non aveva ancora
sostenuto. Ella era sotto la supervisione di Mary,
che ovviamente non distoglieva gli occhi da lei
durante gli interventi di chirurgia e che conosceva
per esperienza diretta come la commissione
esaminatrice sarebbe stata accurata e pignola.
Brenda, intanto, terminato l'interessante dialogo
telefonico, si apprestò a dare il cambio a Jack, il
quale poco dopo aprì il settimanale di enigmistica
che teneva sempre con sé.
"Umhh….chi mi aiuta? Quattro verticale, sei lettere:
legno elastico, resistente, riconoscibile per le
marcatissime venature parallele…."
"Acero? No, sono cinque lettere" commentò Linda.
"Mogano?" tentò Adam.
"Mog.., no! Non combacia con l'otto orizzontale"
"Larice!" sentenziò Brenda.
"Ma certo! Larice. Si inserisce alla perfezione,
grazie Brenda"
"Non c'è di che. Posso chiederti qualcosa anche io,
Linda?" "Ma certo, capo! Con piacere"
"Quali sono, in percentuale, i reparti più colpiti
dalle infezioni ospedaliere?"
Brenda, intanto, schiacciò con una grossa pinza la
base dell'appendice, indi annodò un laccio per
chiuderla definitivamente.
"Sette orizzontale…sei lettere: generale a capo
dell'esercito prussiano alla metà del 1800"
Mary ed Adam si scambiarono un eloquente sguardo
interrogativo.
"Undici per cento patologia neonatale, nove virgola
nove cardiochirurgia, sette virgola sette chirurgia
generale, sette virgola quattro oncologia, quattro
virgola tre medici.."
"Bene, Linda, è sufficiente, perfetto. E dimmi…quale
semplice accorgimento riduce moltissimo la
trasmissione delle infezioni? Ah, Jack, il nome che
cerchi è Moltke. Emme, o, elle, ti, cappa, e"
L'aiuto posò la tazzina di caffè bollente per
inserire le sei lettere.
"Lavarsi spesso le mani! La pulizia è fondamentale.
Uno studio effettuato in un ospedale pediatrico ha
dimostrato che, quando gli infermieri non si
lavavano le mani dopo il contatto con i pazienti, i
bambini acquisivano infezioni da stafilococco molto
più di frequente"
La stazione radio intanto era passata dal rock a
Bach, Vivaldi e Salieri.
"Che musica deliziosa" commentò Brenda mentre
finalmente recideva il piccolo organo con il
termocauterio, un ansa metallica arroventata con la
corrente elettrica.
"Ma sai dirmi quale è l'esatta procedura di
lavaggio?" chiese Mary a Linda, mentre proteggeva
l'intestino dal calore per mezzo di uno speciale
strumento a forma di cucchiaio.
"Sicuro! Primo: bagnare le mani con acqua. Secondo:
applicare sapone a sufficienza sino a ricoprire
tutta la superficie delle mani"
"Tredici verticale…nove lettere: il mese
dell'inaugurazione della grande linea ferroviaria
Liverpool-Manchester nel 1830. Questa dovrebbe
essere facile, quale mese ha nove lettere?"
"Terzo: strofinare le mani da un palmo all'altro.
Quarto: palmo destro sul dorso sinistro incrociando
le dita e viceversa"
"Alza un poco il volume Jack, e metti su 107
megahertz: sta per iniziare la mia trasmissione
preferita" " Ok, Adam. Ti basta così?" "Benissimo,
grazie" "Come andiamo, Adam?"
"Tutto bene, scambi respiratori, pressione ed
elettrocardiogramma nella norma"
Brenda, intanto, tirando i due capi della legatura a
borsa di tabacco ed aiutandosi con una pinza,
affondò il moncone nell'intestino del caro Bob.
"Quinto: palmo a palmo con le dita intrecciate"
L'apparecchiatura radiofonica gracchiò: "Gentili
ascoltatori, ci colleghiamo come tutti i venerdì
alle 18 con Mike Roberts, dai nostri studi di
Londra"
"Sesto: di nuovo le dita, opponendo i palmi con dita
racchiuse, una mano con l'altra. Settimo: strofinare
attraverso rotazione del pollice sinistro sul palmo
destro e viceversa"
"Sette orizzontale..riferire qualcosa a qualcuno..undici
lettere…mah?!"
"Ottavo: strofinare attraverso rotazione,
all'indietro ed in avanti con le dita della mano
destra sul palmo sinistro e viceversa" "Di che
trasmissione si tratta?" chiese incuriosita Mary.
"Ogni settimana viene proposto un difficile
rompicapo a cui i radioascoltatori possono provare a
rispondere, beninteso se riescono a prendere la
linea"
"Nono: risciacquare le mani con acqua. Decimo:
asciugare le mani con una salviettina monouso.
Undicesimo e ultimo punto: usare la salviettina per
chiudere il rubinetto. Ora le mani sono pulite:"
Brenda, richiuso perfettamente l'infossamento sul
moncone, passò ad annodare i fili della borsa di
tabacco ed ad applicare un punto di rinforzo sulla
sede dell'affondamento.
"Durata dell'intera procedura di lavaggio?"
insistette ancora Mary.
"Dai 40 ai 60 secondi" rispose Linda.
"Bravissima, Linda" la lodò Brenda, che intanto
ascoltava la radio e stava per lasciare il posto a
Fred Barrow, terzo chirurgo, di poche parole ma
accertata abilità manuale.
L'operazione infatti era praticamente conclusa.
Fred chiese ad Adam: "Quali premi danno?" ( Fred era
un tipo piuttosto venale )
"Oh..in ogni puntata sono in palio 10.000 sterline.
Però di solito gli enigmi non vengono risolti e i
premi si accumulano col tempo. Qualche mese fa un
signore gallese ha guadagnato 120.000 sterline.
Anche oggi credo che il premio sia consistente. E'
un po' che non indovinano"
"Proviamoci noi, allora" commentò Fred, che con le
dita stava spingendo nuovamente l'intestino al suo
posto.
Brenda si era intanto seduta vicino all'apparecchio
radio, con in mano l'ennesima tazza di caffè.
"Carissimi ascoltatori, vi giunga il mio augurio di
una magnifica serata. E' Mike Roberts che vi parla
dalla sede londinese di Radio 107. Oggi il
montepremi è arrivato a 90.000 euro. Ma non perdiamo
tempo e leggiamo subito la domanda: abbiamo 10
caselle riempite a caso con numeri tutti diversi tra
loro. A turno, uno dei due giocatori sceglie quale
casella eliminare tra le due estreme, quella
iniziale e quella finale della striscia che rimane,
e incamera i punti segnati sulla casella. Vince chi
alla fine ha la somma più alta. Quale è la strategia
vincente? In bocca al lupo e via alle telefonate.
Avete 15 minuti di tempo da questo istante."
Jack mise via la rivista di enigmistica con la
griglia del cruciverba quasi completata, e si
concentrò sulla frase di Mike Roberts.
Anche Fred pensò alle parole della radio mentre
cuciva l'apertura del peritoneo con del catgut, filo
di budella di gatto destinato ad essere riassorbito
spontaneamente dall'organismo.
Adam guardava il tracciato dell'elettrocardiogramma,
ma la sua mente vedeva un esempio delle 10 caselle
allineate.
8 4 11 2 43 25 15 9 32 14
Adam adorava quel tipo di sfide.
Brenda teneva la tazza con entrambe le mani ed il
suo sguardo sembrava fissare l'infinito.
"Io non ci capisco niente di queste cose" confessò
Linda, mentre manteneva aperte le labbra della
ferita in modo tale da permettere a Fred di ricucire
il muscolo.
"Mi sembra molto difficile!" fu il commento di Mary,
che pure era una patita del sudoku con cui si
cimentava ogni sera tornando a casa in metropolitana
( ed una volta, presa dalla foga, si era persin
dimenticata di scendere alla sua fermata ). "Sì, è
molto impegnativo" le confermò Adam. "Adam, come
andiamo?" si informò Fred.
"Tutto alla grande, anche il grado di ossigenazione
del sangue. Il nostro taxista è un tipo tosto. Sto
per sospendere l'erogazione dei farmaci. Tra poco
comincerà a risvegliarsi"
Intanto cominciarono ad arrivare alla stazione radio
le prime, timide telefonate, con soluzioni a dir
poco strampalate, prontamente e puntualmente
stroncate dagli acidi commenti di Mike Roberts.
Per qualche minuto nessuno telefonò più, a conferma
di quanto numerosi ascoltatori in tutto il Regno
Unito trovassero arduo il quesito in maniera
imbarazzante.
Mentre Fred, coadiuvato dalle premurose, attente
infermiere, chiudeva con alcune graffette metalliche
la ferita sulla pelle, Brenda improvvisamente disse:
"Devo fare una telefonata" "Vuoi richiamare tua
cugina?" si informò Mary. "No. Adam, tu sai il
numero di Radio 107?"
"Sì, 093-4427896 , ma perché? Ah! Ho capito. Vuoi
provarci tu"
Sotto gli sguardi dei suoi cinque amici Brenda
digitò le 10 cifre, attese qualche momento e
poi,…ebbe la linea. "Pronto, qui Mike Roberts di
Radio 107, chi parla?" "Mi chiamo Brenda Tinsley,
telefono da Brighton""Buonasera, missis Tinsley,
vuole proporci la sua soluzione? Ci dica"
"Sì, è semplice ed elegante. Vince chi ha la prima
mossa. E' sufficiente che sommi i numeri delle
caselle pari, la seconda, quarta e così via…e quello
delle caselle dispari. Se, ad esempio, risulta
maggiore la somma delle caselle pari, egli sceglierà
la numero 10. Se l'avversario poi prende la numero
1, allora egli sceglie la 2, se invece l'avversario
prende la 9, egli ripiega sulla 8, e così via,
prendendo sempre la casella vicina a quella scelta
dall'altro. Riuscirà, comunque, a sommare tutti i
numeri sulle caselle pari, vincendo la sfida.
Funziona perché le caselle sono in numero pari"
"Fantastico!! Bravissima. Anche lei vince la sfida,
signora Tinsley, e si aggiudica ben 90.000 sterline.
Ora le passo la nostra segretaria per sapere dove
mandargliele. Cari ascoltatori, anche per questa
volta abbiamo terminato, appuntamento a venerdì
prossimo, naturalmente su Radio 107. Una serena
serata a tutti dal vostro Mike Roberts"
Mentre Brenda diceva al telefono: "coordinate
bancarie UK46 U030 6947 9431 0000 0061 060" , Linda
e Mary disinfettarono la ferita con tintura di
iodio, la ricoprirono con garza sterile fissata con
cerotti, posero poi sopra uno strato di ovatta ed
infine, amorevolmente, fasciarono il tutto.
Poco dopo ritroviamo il signor Byrne nell'area di
risveglio, adiacente alla sala operatoria, ancora
costantemente controllato da Adam. Brenda invece si
lava le mani in un'altra cameretta attigua, vicino a
Fred e Jack, i suoi aiutanti, che non finiscono di
complimentarsi con lei e di insaponarsi.
Dopo 57 secondi e mezzo Brenda chiude il rubinetto e
si avvia allo spogliatoio.
Diciotto minuti dopo attraversa l'atrio della
clinica per uscire, protetta dalla pelliccia di
ermellino, a sfidare la nevicata. John e Michael, i
due uscieri, la guardano a lungo camminare scortata
da bianchi fiocchi nel viale alberato che, in
leggera discesa, porta verso il centro della città.
"Che classe, il nostro primario! Vero John?" "Puoi
dirlo forte! Che donna efficiente, dinamica,
raffinata, gentile!"
"Non ho mai visto un primario di chirurgia così
capace: è proprio vero, le donne hanno una marcia
in più. Riescono a fare contemporaneamente venti
cose, altro che noi!"
"Già. Brenda Tinsley è veramente eccezionale, una
signora esemplare. Una perfetta..dama inglese".
P.S.:Spero che siate molto felici di aver fatto la
conoscenza di Adam, Brenda, Jack, Linda, Mary e Fred,
per non parlare del buon Bob, che ormai considerate
sicuramente un vostro intimo amico. Tra l'altro, in
caso di necessità, so per certo che ora sapreste
anche eseguire una
appendicectomia….casomai vi capitasse.
Poiché però per leggere il racconto avete dovuto
girare le pagine con l'indice della mano destra,
toccando un pezzo di carta che potrebbe essere
infetto, vi do un consiglio: correte subito in bagno
e, impiegandoci non meno di trenta
secondi,……lavatevi le mani!
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