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Narrativa
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi narrativi inediti,
purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
Partita di calcio a Napoli
est di Giuseppe C. Budetta,
Il cupolone di Giuseppe
C. Budetta, Alle grotte di
Burgio di Antonio Carollo,
Ten bells (prima parte)
di Italo Magnelli, La
lastra di ghiaccio di Pietro Rainero,
La dama inglese di
Pietro Rainero
Poesia in italiano
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, purché rispettino
i più elementari principi morali e di decenza...
poesie di Erika Casini,
Antonio Caterina,
Rossana D'Angelo, Italo
Magnelli, Emidio
Montini
Poesia in lingua
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La biblioteca poetica del Gozzano
Terzo è un piccolo centro di
circa 900 abitanti situato su di un pianoro che, a
guisa di terrazza panoramica, domina dall'alto delle
rocche un paesaggio incantevole alla confluenza
delle Valli Erro e Bogliona con la Valle Bormida, a
pochi chilometri da Acqui Terme, nel Monferrato
alessandrino.
I margini del poggio sul quale si erge il piccolo
borgo sono erosi a sud dal corso del fiume Bormida,
mentre ad est e a sud paiono quasi un dirupo, e ad
occidente si fondono con il rilievo collinare
circostante.
Il paese deve quasi sicuramente il suo nome al fatto
di essere sorto al terzo miglio stradale di Aquae
Statiellae, l'antico nome romano di Acqui Terme.
E proprio in questo piccolo pugno di vecchie case
radunate sulle rocche capitò a tre volontari della
Biblioteca di leggere, correva l'anno duemila,
alcune poesie di Guido Gozzano: l'entusiasmo che ne
derivò fu tale che si pensò di organizzare un premio
dedicato al poeta crepuscolare, con lo scopo di
promuovere la cultura e far conoscere il territorio
limitrofo, una zona che l'anno scorso è stata
dichiarata patrimonio mondiale dell'Unesco.
Molta acqua è passata da allora in Val Bormida, e
molta strada ha percorso il Premio che, nato in
sordina, si è guadagnato uno spazio autorevole
nell'inflazionato panorama dei concorsi letterari
italiani. Anno dopo anno è lievitato, in qualità e
quantità, il numero dei partecipanti, che oramai ha
superato la soglia del migliaio.
Lo spirito della manifestazione punta infatti sulla
competenza e serietà dei giurati ed il criterio
della qualità è stato sempre rispettato, anche a
costo di rinunciare all'assegnazione del primo
premio o a costo di snobbare personaggi già ben noti
per premiare magari scrittori sconosciuti che hanno
però trovato in questo angolo di Monferrato lettori
attenti, aperti alla sperimentazione ma che non
disdegnano le tradizioni, lontani comunque dallo
snobismo delle conventicole letterarie.
Tra i premiati figurano comunque poeti ed artisti di
chiara fama nazionale, quali, giusto per citarne
qualcuno, Giorgio Barberi Squarotti, Fabio Franzin,
Roberto Mussapi, Giancarlo Pontiggia, Ivan Fedeli,
Paola Mastrocola.
Anche nella sezione di narrativa troviamo autori che
nel proprio curriculum possono vantare numerosi
riconoscimenti in altre manifestazioni nazionali ed
internazionali: Alessandro Cuppini, Valter Ferrari,
Paolo Pergolari, Alessandra Paganardi.
Nel 2015 l'associazione "Guido Gozzano", seguendo
l'idea del poeta locale Roberto Chiodo, principale
organizzatore e vera anima del concorso, ha deciso
di aprire presso l'ex asilo comunale di Terzo una
Biblioteca poetica, con l'obiettivo di catalogare,
conservare e favorire il prestito di oltre tremila
libri di poeti italiani contemporanei, le opere che
hanno partecipato alle sedici edizioni del Premio. I
libri, che sono stati censiti su SBNweb, si possono
prendere in prestito gratuitamente, sono
consultabili sul sito del catalogo delle biblioteche
piemontesi www.librinlinea.it e per ogni
informazione sugli stessi è possibile scrivere a
bibliotecapoeticaterzo@gmail.com.
Oltre alla sezione poetica è stato aggiunto uno
scaffale di libri per l'infanzia e l'adolescenza: si
tratta probabilmente del primo caso in Italia di
biblioteca dedicata ai poeti e ai giovani.
A me, che non so scrivere poesie, questo locale
pieno di volumi ricorda una antica abbazia
medievale, con monaci intenti a ricopiare a mano,
pazientemente, polverosi libri, custodendoli
gelosamente dal buio di quelle epoche, perché la
parola non fosse dispersa nell'oscurità ma
tramandata nei secoli dei secoli.
Ricorda un avamposto culturale nell'odierno tempo
vuoto, svuotato di onestà, tolleranza, giustizia ed
amore.
Già, i tremila libri di Terzo mi sembrano tanti
piccoli ceri che cercano di continuare a splendere
nella moderna società, migliaia di luci che si
dedicano a tenere accesa la speranza di un futuro
più luminoso, affinché il bagliore della Poesia
continui ad abitare il pianeta, e possa per sempre
rendere l'esistenza più lieve, illuminando l'armonia
e la bellezza insite nel Creato.
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