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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Amanda Nebiolo,
Alejandro César Alvarez,
Paolo Del Rosso
Aforismi
Interviste
Paolo Adamo è autore del
romanzo "giovanile": Milano Baby'lone
intervista a cura di
Alessandro Rizzo
Recensioni
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Da cinquantacinquenne le frasi in
lettere cubitali sul giornale lo avevano allarmato accendendo
aree nervose dell'amigdala, dell'ippocampo e contattando le
corticali pre frontali ed altre d'indeterminata funzionalità.
Il quotidiano riportava in prima pagina la cronaca del giorno
prima:
LA RIVOLTA DI MILANO E LE REAZIONI IN CINA. SERVE EQUILIBRIO.
SPERIAMO IN UNO SPIRITO DI EQUITA E GIUSTIZIA.
LA TREGUA DI CHINATOWN, MA LA PROTESTA CONTINUERA.
SESSO, CLANDESTINI E MERCI CONTRAFFATTE, COSI LA TRIADE GESTISCE
TRAFFICI E DENARO ALL'INTERNO DI ZONE FRANCHE.
Ci sono zone franche ovunque. Zone dove la Legge non arriva
perché ci sono i capizona - camorristi, mafiosi, 'ndranghetisti
e similari. Poi ci sono le zone franche cinesi, islamiche,
dell'est europeo con regolamenti autoctoni.
In pochi rispettano la legge dello Stato oppure ne sono
costretti perché facilmente soggetti ai controlli dell'ufficio
delle tasse, del datore di lavoro e in casa dalla moglie. A
pensarci bene anche in casa ci sono aree franche con esclusivo
accesso in pantofole e mai con scarpe. C'è poi il guardaroba e i
comodini riservati all'oggettistica della coniuge oltre alla
scarpiera tant'è che ne ha comprato una per le proprie scarpe. E
poi col telefonino della coniuge come la mettiamo? Oppure con la
borsetta, i conti della spesa e la cucina? Gli utensili in
cucina chi li ordina e censisce? Campi riservati dove solo lei
ci mette liberamente il naso. E i lunghi enigmatici mutismi che
la prendono all'improvviso senza un reale perché? Non sono
questi silenzi coniugali zone di pensiero franco?
Estrapolando, ci sono le categorie iper protette con spiccata
autonomia gestionale come quelle dei prof. universitari, dei
notai e dei bancari.
Si sentiva libero solo in bicicletta. Con la bici faceva
campagnole percorrenze assaporando l'aria primaverile ricca di
umori, con la faccia ai venticelli e l'illusione che nessuno lo
controllasse. Lasciava la bici in una forra e s'inoltrava per il
bosco osservando ampi declivi erbosi, valloni pieni di siepi e
tra i rami sconosciuti uccelli. Anche lì una volta come se una
voce spuntata da chissà dove a dirgli:
"Questo non è il posto cui appartieni."
Quelli delle zone franche fanno soldi a palate e vivono in un
altro mondo con regole inusitate, interdette ai comuni mortali.
Quelli delle zone franche fanno affari e contattano i politici.
Egli invece è invisibile come una particella sub atomica il cui
percorso si evidenzia tramite particolari esperimenti negli
acceleratori del CERN. Se trasgredisce, la sua esistenza si
rende visibile ai controllori che lo rilevano e lo colpiscono.
Deve vivere correttamente. Non esistono alternative. Può
illudersi di essere libero solo in bicicletta su una strada di
campagna o nel bosco facendo però anche lì attenzione a
rispettare i divieti anti inquinamento, le norme della stradale
e forestale.
Dove lo Stato è assente come nei Quartieri spagnoli tutto è
consentito, anche il delitto vista l'alta incidenza di killer
impuniti a Napoli. Nelle zone franche non si lotta per arrivare
a fine mese senza debiti. Da comuni cittadini meglio è non
ammalarsi: subentrerebbero spese suppletive come i ticket per le
visite mediche, le medicine e la degenza ospedaliera. Non
giocare al lotto grosse cifre, non fumare, sperare che la moglie
non si ammali, non abbia problemi ginecologici o di climaterio
visto che l'età avanza, non prendere contravvenzioni e
accordarsi senza dover ricorre agli avvocati. L'esistenza in chi
non è in zona franca deve passare inosservata come la sua che
vive al di sotto della soglia della visibilità e al di sopra
appena di quella di povertà. Non disturbare chi manovra grosse
somme, ha imponenti rendite finanziarie e vive da nababbo.
Quelli stanno in zone franche in tutti i sensi, le uniche con
accesso ai mass media dove ci sono sempre le stesse facce, i
medesimi soggetti come in una cricca. Le loro immagini diffuse
in mille modi e pose: da vestiti, semi vestiti o nudi, con o
senza accompagnatrice; con cravatte e scarpe firmate o spigliati
in apparente rivolta all'imperante conformismo. Rotocalchi,
riviste di gossip, quotidiani, o le tivvù private fanno a gara
nel riportare le notizie dei VIP, i nuovi dei. Anche la tivvù
statale non scherza nell'evidenziare le stesse facce ad ogni
ora. Reality show, reality finction, gli E.R., gli show calcio,
la soap opera: zone franche con inamovibili personaggi. Olimpi
irraggiungibili dove l'aria è celestina e priva dello smog che
alligna in suburra. Di là l'Olimpo, di qua l'Ade.
Perché in politica non è lo stesso? Ricordò una frase letta
chissà dove: la politica italiana così cupa ed ingarbugliata,
così tragica ed indecifrabile…anche lì le zone franche.
Gli ebbe detto un religioso in soccorso ai suoi angosciosi
dilemmi:
"Perché il Padre eterno è forse libero? Deve fare solo il Bene.
Uno che deve fare solo il Bene lo definisci libero? Uno che deve
sempre aborrire il Male che comunque esiste, è libero? Poi è
risaputo: nell'aldilà ci sono zone franche, vedi l'Inferno."
"Allora è una necessità generale. Neanche dopo…dopo la morte se
ne può fare a meno."
Così è. Da un po' questa frase girovagò nelle sue
circonvoluzioni cerebrali fuoriuscendogli spontanea nei
pensieri: così è. Oppure la variante: così deve andare. Più
osservava il mondo brulicante e più ripeteva tra sé e sé: così
è.
Anche nel cervello c'erano zone franche: pensieri bui, sogni
strani, speranze che la logica cosciente a stento riesce a
troncare, tensioni irrazionali, afflati, fantasie erotiche,
frasi ermetiche. Oppure se toccava il corno che la moglie
solerte gli aveva cucito sotto giacca. O l'amuleto dietro porta
di casa. Erano tutte zone franche al di fuori della comune
logica. Zone aliene.
Andare avanti schivando accidenti interni ed esterni. Evitare
zone franche dentro e fuori. Così è.
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