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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Amanda Nebiolo,
Alejandro César Alvarez,
Paolo Del Rosso
Aforismi
Interviste
Paolo Adamo è autore del
romanzo "giovanile": Milano Baby'lone
intervista a cura di
Alessandro Rizzo
Recensioni
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C'era una volta un uomo. Il suo scopo era
costruire un castello su una montagna altissima.
Viveva per quello. Aveva già scelto i materiali adatti, così un
giorno partì per il viaggio che lo avrebbe portato alla mèta
prefissata. Iniziò a camminare lungo un viale alberato. D'un
tratto si ritrovò in un punto in cui il viale si perdeva dentro
un bosco; non c'erano altre strade, così fu costretto ad
entrarvi. Mentre camminava iniziò a piovere, prima cadeva
qualche goccia, poi la pioggia divenne più fitta. L'uomo cercò
riparo invano, non c'erano piante sotto le quali sedersi o rami
robusti coi quali costruire una capanna. Cominciò allora a
camminare più velocemente per vedere se fosse riuscito ad uscire
dal bosco, ma questo sembrava infinito e non cessava di piovere.
Non avendo alternative, allora, prese gli attrezzi e i materiali
che aveva portato con sé e in poche ore costruì un riparo che
gli servì almeno per quella notte.
Il giorno dopo riprese il cammino, aveva sacrificato del
materiale, ma pazienza! Ne aveva a sufficienza. Finalmente
scorse una locanda dove si rifocillò e trovò un ricovero per la
notte, ma era ancora presto per andare a dormire e così decise
di visitare la cittadina.
C'erano diversi negozi e tra questo anche uno di vernici; tra i
diversi colori lo colpì moltissimo un turchese, vivo come non
l'aveva mai visto; gli sembrava perfetto per le pareti del suo
castello e così entrò nel negozio. La merce era molto costosa ma
l'uomo aveva scelto e così l'acquistò.
Era molto soddisfatto, era uscito dal bosco con le sue forze e
per di più adesso, lungo il cammino aveva trovato una bellissima
sorpresa. Ogni passo che faceva lo avvicinava sempre di più alla
mèta. Riprese dunque il cammino. Dopo un lungo percorso arrivò
in un'altra cittadina.
Anche qui trovò una varietà di negozi e d'un tratto vide esposto
in una vetrina un barattolo di vernice dal color turchese molto
simile a quello che aveva acquistato, ma in più questo colore
mostrava dei riflessi dorati, lo trovò bellissimo. Non ci pensò
neanche un attimo, la voleva!
Questo tipo di vernice costava più del doppio di quella che
aveva comprato e quindi per acquistarla dovette cedere quest'ultima
e anche una buona parte dei suoi risparmi, ma non gli importava,
quello era lo scopo della sua vita, così riprese il viaggio.
Dopo qualche mese si accorse che il denaro rimastogli non gli
bastava più e quindi iniziò a cercare lavoro dovunque gli
capitava.
Provò in più di una locanda e in diverse case ma nessuno aveva
bisogno dei suoi servizi.
Arrivò così il giorno in cui non potè più pagarsi un letto per
dormire e fu costretto a passare la notte
su una panchina, all'aperto. Fu allora che si ammalò. La mattina
dopo, lo soccorse una donna che lo trovò svenuto in terra.
La donna, mossa a pietà lo ospitò nella sua grande casa dove
viveva con il marito e un bimbo di pochi mesi.
Quando guarì egli accettò di lavorare per i padroni di casa,
promettendo a se stesso che non appena avesse guadagnato il
denaro sufficiente avrebbe comprato di nuovo il materiale e
sarebbe ripartito per costruire il suo castello.
Rimase lì molto tempo ma in realtà gli ci sarebbero voluti anni
e anni per realizzare ciò che voleva e lui non era più così
giovane.
Il tempo era passato e un giorno il bimbo di pochi mesi, che
ormai parlava e camminava da sé, si avvicinò all'uomo, che si
era seduto per riposarsi un momento, nel giardino.
Il bambino gli mostrò un disegno e gli chiese: "Ti piace?".
Gli occhi del vecchio, dapprima guardarono l'immagine un po'
distratto e divertito dal bambino,
poi d'un tratto cambiarono espressione davanti a quello schizzo
disegnato in modo infantile che ricordava un castello colorato
di turchese e d'oro.
Il bambino, non ricevendo una risposta, chiese all'uomo: "Perché
piangi?"
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