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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai,
Dario De Lucia,
Amanda Nebiolo
Interviste
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Lucia
a cura di Massimo
Acciai
Il Simposio di Poeti: Intervista a Giovanna
Salerno
a cura di Massimo
Acciai
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L'estetica e la poetica come
dinamica dell'espressione filosofica?
L' estetica, e la poetica hanno
carattere di riflessione sull' arte e tuttavia sono
espressioni della filosofia, perche' la filosofia da
il significato e la funzione del rapporto tra uomo e
natura e definisce la bellezza. [ 1 ] L' estetica
come si e' accennato e' filosofia, o possiamo dire,
e' pura speculazione, mirante ad elaborare una
organica e generale impostazione teoretica della
problematica dell' arte. [ 2 ] Cosi l' estetica non
ha carattere normativo, ne' valutativo.Sicuramente
l' estetica proviene dalla filosofia, nel senso che
il fiolosofo estende il suo puro pensiero ad un'
esperienza d' arte, o dall' arte medesima laddove da
un concreto esercizio d' arte emerge una
consapelvolenzza riflessa e sistematica, orientata
dalla propria attivita'.[ 3 ]
La filosofia esamina l' idea di bellezza e la
valutazione della sue varie forme. La parola " Kalon
" abbraccia secondo pensiero filosofico greco antico
il dato filosofico dell' estetica e il senso
aistesis ( secondo greco antico ), significa, la
conoscenza sensibile.
Che cosa vuole dire " mi piace quel quadro, ? mi
piace quel poema ? ecc., " Si tratta di un rapporto
individuale perche' quell' opera suscita in me una
sensazione gradita ? Oppure il rapporto fra me e il
guadro o il poema e' piu' complesso. Cioe' si
intersecano elementi estranei a me e al poema o al
quadro stesso, che avvolgono spettatore e pittura in
una mediazione imprescindibile come entra in una
mediazione imprescindibile abbiamo la parola della
poesia con il narratore. Nel nostro tempo la
sfiducia fra artista e pubblico e' addiritura un a
priori. L' artista sa che il pubblico, anche quello
che egli spera meno lontano da lui, gli e'
psicologicamente distaccato e potenzialmente ostile.Il
pubblico moderno sente che fra se' e il pittore o
poeta c'e' un diaframma indefinibile. Quando poi gli
ripetono che l' arte contemporanea o la poesia
contemporanea e' l' espressione propria della
societa' in cui tutti vivviamo, l' incomprensione
aumenta. La diffidenza completa nell' ironia o
scoppia nella rabbia. Qui viene la filosofia per
indicare il rapporto fra artista , o opera d' arte e
pubblico. La filosofia stessa e' anche mediazione
tra l' artista e il pubblico. Essa non trasmette l'
emozione estetica con la fatalita' impersonale di un
enunciato, ma circoscrive le condizioni dalle quali
possono emergere un conswnso e una partecipazione da
parte del fruitore. Insegna per esempio la filosofia
che la nostra vista si educa fin dal l' infanzia a
doversi difendere, con altre parole insegna la
filosofia che le immagine ci vengono imposte non
siamo noi che le cerchiamo. Pone allora la domanda
quali strumenti psicologici ha ormai lo spettatore
per difendersi e selezionare quanto nella stessa
giornata e in tutte quelle precedenti e avvenire le
immagini lo cercano, lo seducono e lo ingannano, e
la filosofia aiuta lo spettatore o il narratore in
questa direzione . Cioe' per guardare e capire il
senson estetico, come senso ontologico . Per sentire
qualcosa cioe' quell' attazione che fa dire questo
quadro, o questo poema mi piace.Questo significa
transitoriamente estraniarsi da altri piaceri visivi
quotidiani. Il poema e il quadro non imposibile e'
disponibile, cioe' poema e quadro puo' essere
comprende, lo gode o lo respinge.Qunque sulla base
di questa disponibilita' parla la filosofia e da
spiegazioni.
La poetica e' programma d' arte, e cioe' l' insieme,
come dice L. Pareyson, " delle convinzioni e dei
propositi che una determinata scuola, un determinato
artista o poeta ha intorno al problema dell' arte e
intende realizzare nel campo nel campo della sua
specifica attivita' " [ 4 ] Cosi la poetica come
forma estetica ha carattere essenzialmente
pragmatico e fissa anche norme metodologiche per la
realizzazione di un progetto che puo' essere o non
esplicitamente e ufficialmente proclamato attraverso
manifesto o movimento, regolando la produzione
artistica. [ 5 ]
La poetica entra una nuova teoria in estetica una
teoria che da una imagine contemporanea , aperta, e
significata al campo della traccia. La " funzione
estetica " secondo sempre Jakobson e Circolo di
Praga pone l' accento non tanto su cio' che si dice
, quanto su " come " lo si dice. A questa
definizione poetica della estetica si collegano
varie posizioni teoriche e critiche,che ne estendono
l' applicazione ad atri diverse dalla poesia come
per esempio la pittura , il cinema , il teatro,
ecc., anche posizioni sviluppate soprattuto nella
cultura francese ( ricordate le riviste " Tel Quel "
,e " Poetique ", ) e queste idee oggi si trovano al
centro delle teorie della estetica.
Cosi la estetica sostine oggi che senza dubbio la
poesia e' valore del raggiungimento .La poesia e' un
valore essenziale che comunque esiste sia dentro che
fuori dell' artista, che in ogni caso dove crearla
per suo conto.
La poesia ha valore oggettivo e dipende di piu' o
meno dalla capacita' dell' artista di padroneggiare
la sua lingua. E' inoltre essenziale la coscienza
filosofica planetaria in modo di avvicinarsi con
occhio autocritico l' opera d' arte o la teoria
della estetica . Poesia significa inoltre liberta'
di saper scegliere cio' che scrive. Farle possibili
le cose della estetica significa che esiste una
collaborazione fra filosofia e poesia. Ambedue
concorrono allo stesso proposito ontologico che
costruiscono il tempo critico ed estetico. L'
estetica come documento vitale e' un corpus della
memoria di tutto quanto esiste in cio' che viviamo.
NOTE
[ 1 ] D. D. Runes, Dizionario di filosofia,
Mondadori, Milano, 1972, vol. 1 p,229
[ 2 ] N. Abbagnano, Dizionario di filosofia, UTET,
Torino, 1971, seconda edizione, p, 350
[ 3 ] Ibidem, p, 350.
[ 4 ] L. Pareyson, I problemi dell' estetica,
Marzorati, Milano, 1966, p, 23.
[ 5 ] L. Stefannini, Estetica, edizione Studium,
Roma, 1961, p, 87.
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