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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a
chiunque voglia inviare testi poetici inediti,
in lingua diversa dall'italiano, purché rispettino i più elementari principi
morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai,
Dario De Lucia,
Amanda Nebiolo
Interviste
Intervista a Dario De
Lucia
a cura di Massimo
Acciai
Il Simposio di Poeti: Intervista a Giovanna
Salerno
a cura di Massimo
Acciai
Recensioni
Saggi
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Il libro digitale, o e-book, ha
un futuro?
Mi suscita sempre una forte
emozione, se mi è consentito usare un termine così
"esagerato" prendere un libro in mano, sfogliarlo,
"sentirmelo vicino". Tuttavia, nel prossimo futuro,
l'umanità si troverà ad affrontare parecchi problemi
di una certa gravità, tra cui, appunto, la sempre
più crescente deforestazione del pianeta, per
contrastare la quale non è purtroppo sufficiente
l'uso della carta riciclata, poiché manca la
collaborazione attiva di tutta la popolazione, che
insiste impunemente e sconsideratamente a non fare
la dovuta raccolta differenziata. Ed è per questo,
nonché per altre ragioni puramente commerciali e
propagandiste, che affiora lentamente un'idea, nata
soprattutto per il web ma che in futuro (forse)
potrebbe diffondersi ampiamente: l'e-book, ossia un
libro non cartaceo ma in formato elettronico, da
leggersi sullo schermo di un computer, magari dopo
averlo scaricato da una libreria on line. Per il
momento, nessuno sembra particolarmente entusiasta
di questa idea, e l'e-book rimane più che altro un
modo gratuito per alcuni scrittori sconosciuti o
esordienti di pubblicare sul web, sperando che
qualcuno scarichi il loro libro digitale… E magari
lo legga pure… Concepito a questa maniera, cioè come
un'alternativa per coloro i quali, per qualsivoglia
ragione non arrivino alla pubblicazione cartacea,
per dar loro una possibilità, seppur esigua, di
farsi conoscere, allora potrebbe avere un senso. Se,
al contrario, si pensa che l'e-book rimpiazzerà il
libro cartaceo, questa idea mi sembra piuttosto
utopistica, e anche poco condivisibile, pur
prendendo in seria considerazione tutte le ragioni
ambientaliste ed ecologiche, che hanno le loro
motivazioni più che valide. Provate a vantarvi con i
vostri amici di aver pubblicato un libro: non appena
sapranno che non è un libro stampato ma in formato
elettronico, il loro interesse subirà un forte calo.
Non dà nessuna emozione sapere che c'è un testo
rinchiuso in un file, che si può guardare ma non
toccare… La gente vuole prendere il libro in mano,
sfogliarne le pagine, sentirlo tra le sue mani, per
dar loro un senso di realtà, la percezione che
qualcosa sia stata prodotta. Del resto, oggigiorno,
tutti i libri prima di andare in stampa sono in
formato elettronico, tutte le tipografie moderne
oramai lavorano a questa maniera, quindi cosa cambia
tra l'avere il proprio testo nell'hard-disk o averlo
su un sito che sì, offrirà un minino di visibilità,
ma non trasformerà il vostro romanzo o racconto in
un vero libro, che possa essere vissuto, assaporato.
Certo, chi scrive si rende perfettamente conto che
questo è il progresso, inarrestabile come sempre e,
in fin dei conti, in questo caso nemmeno dannoso,
poiché se evitiamo di guardare questo eventuale
cambiamento dal punto di vista poetico e romantico,
limitandoci al lato puramente tecnico, ci accorgiamo
che ci sarebbero di sicuro dei benefici: riduzione
della deforestazione, diminuzione del costo dei
libri e grande vantaggio di non doversi più sentir
dire "il libro è esaurito e non verrà più
ristampato"; con l'e-book un libro sarà sempre
disponibile, non avendo costo alcuno per l'editore.
Inoltre, verranno molto probabilmente creati dei
piccolissimi portatili (anzi, mi pare già esistano,
seppur ancora allo stato di semi-prototipi) che
potranno stare nello spazio di una mano, con i quali
potremo leggere ad esempio in autobus come fosse un
vero libro; ingrandire le parole, avere un programma
di dizionario automatico installato sul
mini-portatile e altri servizi utili. E' sempre
stato così. I nostri nipoti o pronipoti non
percepiranno alcuna differenza e, se un giorno
dovesse capitare loro tra le mani un "libro", di
carta, probabilmente diranno: "Tu pensa quanto sarà
stato scomodo un tempo, nello spazio di questo libro
che ho nella mano ce ne entrano più di mille in
formato elettronico! e poi la polvere!"
Sapete cosa dicono alcune tribù di Pellerossa? Che
quando senti una storia, devi poter guardare la
persona che la racconta negl'occhi, per poter vivere
le stesse sue emozioni. Per loro la parola scritta è
sterile. A noi dà emozione "toccare" le parole,
ebbene, forse un giorno grazie all'e-book torneremo
indietro, per così dire. Vi faccio un esempio per
spiegarmi meglio: senza costi aggiuntivi, potremmo
vedere lo scrittore mentre legge alcuni brani del
suo libro. Non mi fraintendete, neanche a me fa
impazzire, anzi mi pare una sfrenatezza, quella che
potrebbe diventare una moda passeggera e niente di
più, ma ricordate cosa si diceva all'inizio sui
cellulari? che era roba da fighettini snob. Chi la
pensa ancora a questo modo? comunque vi
tranquillizzo, il libro cartaceo avrà ancora vita
lunga, l'e-book è ancora allo stato primitivo, in
questo paese i cambiamenti avvengono sempre
lentamente.
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