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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, in lingua diversa
dall'italiano, purché rispettino i più
elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai,
Manuela Léa Orita,
Iuri Lombardi,
Tetiana Anatolivna
Vinnik
Recensioni
In questo numero:
- "L'amore ai tempi del Cavaliere" di
Francesco Vico
- "I Figli del serpente" di G.L.Barone
- "Il confessionale e l'apostolato" di Liliana
Ugolini
- "Venite Venite B-52" di Sandro Veronesi,
recensione di Stefano Gecchele
- "L'Oasi e la neve" di Monica Osnato,
recensione di Simonetta De Bartolo
- "L'amore arreso" di Zhang Ailing, recensione
di Rita Barbieri [pdf]
- "Belfine" di Paolo Ragni
- "L'ultima estate a Famagosta" di Paolo
Ragni, nota di Massimo Acciai
- "Adventurae" di Paolo Ragni
- "Racconti persi e dispersi" di Paolo Ragni
Incontri nel giardino
autunnale
Articoli
Letteratura per la Storia
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L'amor che move il sole e l'altre
stelle
Dante concludeva la sua Divina
Commedia dicendo : "…è l'amor che move il Sole e
l'altre Stelle".
Il buon Dante sapeva bene che l'amore è il
sentimento più potente che esiste, in grado di
smuovere le montagne o in questo caso, gli astri del
cielo. A giudicare da quante poesie dedicò alla sua
Beatrice, vista come un essere angelicato,perfetto e
per questo irraggiungibile,credo fermamente che il
poeta fiorentino abbia viaggiato nell'adilà (seppur
con la fantasia), per provare alla sua amata che
sarebbe stato disposto anche ad attraversare
l'inferno per lei.
Emily Brontë ,nel suo capolavoro "Cime Tempestose",
è riuscita a provare che l'amore possiede una forza
tale, da superare anche la morte. I protagonisti
Heathcliff e Catherine infatti, essendo stati
ostacolati per tutta la vita dall' amarsi
liberamente, si riuniscono una volta morti come
fantasmi. Leggendo questo (a mio parere) stupendo
romanzo, si resta letteralmente incantati dalle
riflessioni sull'amore espresse dall'autrice, tanto
che si è facilmente portati a credere che la Brontë
abbia vissuto una grande storia d'amore. In realtà,
la scrittrice inglese, non ebbe questa fortuna, ma
pur non sperimentando mai l'amore, ne sapeva più di
qualsiasi altro.
Jane Austen scrisse numerosi romanzi sul tema
amoroso come "Orgoglio e Pregiudizio" o
"Persuasione" per citarne alcuni, in cui gli
innamorati trovano sempre il loro lieto fine vivendo
felici e contenti.
E' sorprendente come la Austen sia riuscita a
mantenere sempre uno spiccato ottimismo verso
l'amore non solo nelle sue opere, ma anche nella sua
stessa vita.
L'autrice inglese infatti, credeva fermamente
nell'esistenza del "vero amore", quello che consuma
e che travolge al pari di un uragano. Promise di
sposarsi solo quando lo avesse trovato. Non si sposò
mai.
E se non esistesse un "vero amore"? Se non esistesse
un lieto fine per tutti, come invece ci hanno voluto
far credere sin da piccoli le fiabe che la mamma ci
raccontava prima di andare a dormire?
In questo caso l'amore, almeno come è stato
descritto nei grandi capolavori della letteratura,
sarebbe solamente un falso mito... Da parte mia
posso dire di non aver ancora mai visto il vero
amore, ma sono convinta della sua esistenza.
Purtroppo molti di noi hanno spesso avuto a che fare
con un altro tipo di amore, diciamo pure
unilaterale. Shakespeare diceva "L'amore è cieco" ed
è verissimo poichè chi è vittima di questo tipo di
amore, non decide di chi innamorarsi, ma succede e
basta anche se l'altra persona non ci vede e forse
non ci vedrà mai. Appunto resta cieca,come la
speranza di un lieto fine.
Chissà forse meglio aver amato e perso che non aver
amato affatto.
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