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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, in lingua diversa
dall'italiano, purché rispettino i più
elementari principi morali e di decenza...
poesie di Massimo Acciai,
Manuela Léa Orita,
Iuri Lombardi,
Tetiana Anatolivna
Vinnik
Recensioni
In questo numero:
- "L'amore ai tempi del Cavaliere" di
Francesco Vico
- "I Figli del serpente" di G.L.Barone
- "Il confessionale e l'apostolato" di Liliana
Ugolini
- "Venite Venite B-52" di Sandro Veronesi,
recensione di Stefano Gecchele
- "L'Oasi e la neve" di Monica Osnato,
recensione di Simonetta De Bartolo
- "L'amore arreso" di Zhang Ailing, recensione
di Rita Barbieri [pdf]
- "Belfine" di Paolo Ragni
- "L'ultima estate a Famagosta" di Paolo
Ragni, nota di Massimo Acciai
- "Adventurae" di Paolo Ragni
- "Racconti persi e dispersi" di Paolo Ragni
Incontri nel giardino
autunnale
Articoli
Letteratura per la Storia
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L'amore ai tempi del postumano
La letteratura italiana
contemporanea offre numerosi esempi di riflessione
sull'amore e sulle modalità di relazione con il
corpo. Negli ultimissimi anni si è assistito ad una
disgregazione dell'"io lirico" che ha prodotto degli
ibridi umano-non umano di notevole originalità:
l'uomo-pesce , lo zombie , la sirena , le meduse ,
nuovi mostri di Frankestein ed identità automutilate
. Corpi di tal genere instaurano con l'amore una
dialettica di desiderio e antagonismo, di attrazione
e repulsione. Il paradigma dell'amore ai tempi del
corpo postumano è un sentimento vertiginoso e
inquieto, che con esiti deliranti priva il soggetto
della cura di sé. In questa sede mi piace citare due
opere che trattano l'amore nei termini in cui ho
scritto sopra: In tutti i sensi come l'amore di
Simona Vinci e Organi. Manuale di scrittura creativa
di Alda Teodorani. Il primo libro è una raccolta di
racconti che già nel titolo pone come filo
conduttore l'amore vissuto dai cinque sensi in
maniera extra-ordinaria; i personaggi si dimenano
tra colloqui interiori profondi e dolorosi,
solitudini e incertezze esistenziali. Vi sono madri
e figlie che comunicano tra loro grazie alla forza
dell'amore vicendevole per i propri corpi, un
ragazzo che si sente attratto dalle fattezze ancora
acerbe di una bambina e un fotografo attirato da
corpi morti, si incontrano una donna che sceglie di
automutilarsi per placare la sua voglia di amore
carnale, un'altra invece che si offre ad uno
sconosciuto sullo sfondo di un cortile, ed ancora
altre donne che meditano, ricordano l'amore di un
amante passato tramite il culto delle cose a lui
appartenute. Il silenzio dei sensi e il disfacimento
del corpo sembrano l'extrema ratio di un uomo che
vive la contemporaneità nei termini di un'insanabile
tragedia e che sente l'amore come il diritto ad una
identità nuova, diversa. Il libro della Teodorani è
l'iter omicida di Alda, alter ego della scrittrice,
che preleva ad ogni suo amante un organo per poi
installarlo sul prototipo di un "uomo ideale"
veramente meritevole degli appetiti sessuali della
donna. Qui l'amore è ironia cannibale, senso di
rivalsa, di ricerca e di affermazione del sé,
autocompiacimento, piacere estetico e
utilitaristico. Alla fine subentra l'amara
constatazione di non poter realizzare questa
creatura postmoderna e il sipario cala anche
sull'amore in quanto tale, un amore che dunque si
rivela impossibile e di cui si palesa l'inattualità.
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