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Narrativa
Poesia italiana
Poesia in lingua
Questa rubrica è aperta a chiunque voglia
inviare testi poetici inediti, in lingua diversa
dall'italiano, purché rispettino i più
elementari principi morali e di decenza...
poesie di Lucia
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Prologo alla Porta dei Cieli
Prima parte (P. Filippi)
La porta dei cieli e' sempre aperta….
Si accede dopo un percorso accidentato ed irto di
difficolta'
Nei sentieri delle ombre che s'intrecciano sottili
…nodi dentro ai cuori fiacchi degli uomini mai
abbandonati ripercorsi nella sera;
Parole di dolore indistinte che annegano nel dedaleo
labirinto della essensa dell'essere.
Ombre passanti che vengono dalla nebbia dopo avere
frantumata la clessidra del tempo ed avere gustato
nel lungo tragitto il tenue velo dell'amore!
E le anime si senton0 sole lasciati i ricordi
indifferenti deformati dall'essenza della vita …
Non e' piu' triste essere tristi per i ricordi
lasciati sfumati e privi di contorno e contenuto .
Tutti gli eletti si incamminano su quella via unica
e sola che conduce alla porta del cielo..
Chi va al cielo ruba al vento fiori di sogno ed
essenze musicali all'arpa della vita con la tenue
rugiada tra dita tremolanti e dando un corpo
all'illusione materializzata.
Chi s'incammina al cielo dimentica la sublimazione
esacerbante di ieri ad accumulare beni materiali
senza valore dinanzi a dio e meriti sociali caduti e
sepolti nella polvere del tempo senza piu' esistenza
e dimensione.
Sono cadute tutte le teorie e gli sforzi umani per
penetrare a tutti i costi nelle essenze pure
racchiuse da sempre e per sempre nella mente
ideatrice del tutto e del nulla. Dio di tutte le
genti ,monade suprema fuori dallo spazio e dal tempo
con tutti i volti possibili e nel contempo senza
identita'…perche' non puo' avere identita' chi
provieve dal sempre senza un inizio.
La porta dei cieli e' preclusa a chi ha infangato
l'anima pura e l'ha resa nera.pesante,corporea ed
essa ripercorrera' a ritroso la via per tornare al
peso del vivere,ai muri del silenzio.ai venti dei
deserti, .alle carestie , a tutti i mali del mondo!
Tremamo le ombre ,piu' tristi d'essere tristi, nei
luoghi antichi a cercare affetti di ieri non piu'
trovati,anelando una serenita' negata,ombre che
tremano alla loro ombra cercando la chiave di una
porta chiusa,stranieri tra gli oggetti indifferenti
deformati dai ricordi del vivere,con un orizzonte
freddo e sfocato che s'allontana e tace al vento
della notte terrena.
La porta dei cieli e' sempre aperta per chi ha
osservato i comandamenti del creatore ed ha baciato
le tavole del sinai!
Per essi si compie l'ultimo miracolo …la fusione
perfetta della trinita' in unico ente e .lasciano la
croce del figlio loro data
Nella presenza terrena, all'ingresso del regno dei
cieli dove il figlio di Dio siede alla destra del
padre e contempla il sorriso della madre!
L'inimmaginabile e' realta' le fantasie non ci sono
nel regno dei cieli perche' tutto e' svelato in nome
del tutto e del nulla.
Seconda parte (M. Acciai)
Il Guardiano dei Cieli è un cosmo a parte, non c'è
nessun mondo oltre il suo; per lui la vita non può
più avere sorprese. Egli solleva i suoi occhi come
sconosciuti corpi celesti. Creature ha modellato il
terreno di questo pianeta; la vita ancora ha
distrutto la vita. Gioca altrove, dio bambino, sotto
la tettoia della lucertola con la relativa coda:
questa è l'estremità dell'unione atavica dell'uomo
con terra. Quando il vecchio sole grasso nel cielo
sta cadendo, gli uccelli di sera d'estate danno nomi
al Tempo dolce e mordace; allora il suono di musica
in vecchi orecchi mi dice che la mia vita sta per
ricominciare da zero. Ditemi quando il soldato si
riposerà e spargerà attorno la sua bontà e il suo
meritato amore. Mi spieghi, ora, in questo mondo, se
è tempo di distruggere questa malvagità
mediorientale. Quando mai la parola "libertà" sarà
pronta a combattere per la vostra libertà?
Orbene, che sia un eroe a promettermi tutto dei
vostri sogni violenti e che illumini il vostro corpo
con rabbia! Ora, ora - alzati e combatti! La nuova
erba falciata sente l'odore di sangue, così dolce e
glorioso che il nemico non conosce. Dal fiume, che
tiene tra le mani il suono d'argento da un momento
così sconosciuto e nuovo, canto un canto di pace e
sole.
Il Guardiano dei Cieli è un universo a parte, non
c'è nessun mondo oltre il suo; gli uccelli di sera
d'estate stanno ridendo con i bambini mentre
l'ultima luce solare sparisce nell'oscuro ovest,
inghiottita dai rinoceronti della notte. Un uomo
grasso e piccolo ci chiede di andare a farci
trucidare ed ci domanda l'affitto per il cielo di
piombo. Non so perché tutto ciò sembra così
divertente!
Se vi sedete e vi toccate i piedi nudi sulla terra,
se ascoltate il rumore che fa il mondo ruotando
attorno al suo astro, se prendete la mano della
vostra donna - del vostro io bambino - e la
stringete delicatamente, se le dite "ti amo" con
dolcezza in un momento sconosciuto e poetico, se
ascoltate la risacca del vostro cuore in una notte
calda e aperta, allora la musica sarà la lingua di
questo mondo oltre penombra. Gli alberi si leveranno
in piedi, rigidi come note a piè di pagina, le acque
si incresperanno e ruggiranno; gli uccelli di sera
d'estate sfideranno orchestre al gioco del silenzio.
Il Guardiano dei Cieli è un innocente a parte, non
c'è nessun mondo oltre il suo; le acque della mia
materia d'infanzia hanno santuari riservati ai
fantasmi e alle riflessioni onanistiche di chi è
solo. Torna l'uomo con la sua stanchezza infinita,
torna al suo fazzoletto e alla fantasia oscura. E'
un posto in cui le riflessioni possono essere
randomizzate e le facce guidano nei flussi nascosti.
Il Guardiano dei Cieli è un oceano a parte, non c'è
nessun mondo oltre il suo. E' vita e aminoacidi,
leggere attentamente le istruzioni. E' oceano e
fiume, illuminato dalla fiamma e dalla luna. E'
montagna, è pace e vento. E' storia e foglia marcia
che galleggia sull'acqua placida. E' il mio nome di
trecentomila anni fa. Non si chiude su se stesso, è
una canzone lunga 200 miliardi di miliardi di minuti
e 51 secondi. E' la materia della genesi e della
musica, è il gioco del dio che ha creato dio. Una
nota risuona nel cielo stellato, nella galassia, nel
cuore della creazione. Credo fosse un si bemolle un
po' stonato.
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